Sport

Dove si Può Praticare SUP

L’originale modo di Pagaiare in piedi su di una Tavola appartiene ad un antico rituale Hawaiano e Polinesiano. Il Capitano James Cook nel 18° secolo scrive nelle sue memorie di avere avvistato uomini Polinesiani intenti a pescare con le lance tra scogliere e Mari poco profondi con l’ausilio di rudimentali Tavole Pagaiando in piedi su di una Tavola, la stessa cosa la riferì Robert Louis Stevenson e Jack London all’inizio del 20° secolo.

Lo Stand up Paddle moderno è stato praticato dai Beach Boys di Waikiki (è un quartiere di Honolulu, nella contea di Honolulu City and County dello stato delle Hawaii, U.S.A.), che negli anni ‘50/60 iniziarono ad adottare questa tecnica per controllare meglio i gruppi di allievi Surfisti e fare foto ai turisti durante le lezioni di Surf.
La rinascita del SUP avviene probabilmente durante l’estate Hawaiana del 2000, quando grandi Surfisti come Laird Hamilton e Dave Kalama a Maui (l’isola di Maui è nelle isole hawaiane, U.S.A) e Brian Keaulana, Mel Pu, U De Soto e Bruce a Makaha (è una spiaggia dell’isola Oahu dell’arcipelago Hawaiano, U.S.A.), iniziarono a prendere in considerazione la possibilità di allenarsi anche in assenza di onde utilizzando un ”tavolone” ed una Pagaia.

In breve tempo molti di loro capirono quanto poteva essere divertente ed affascinante sviluppare il progetto di una Tavola capace di far prendere anche onde enormi o di stare a Mare ad allenarsi.
Nel 2004 Brian Keaulana introduce il SUP come una vera e propria disciplina ed inizia a organizzare il celebre evento di Big Board Classic a Makaha, solo quattro anni più tardi su Google si riscontrarono quasi mezzo milione di riferimenti riferiti alla cultura del SUP.
In ogni parte del mondo ormai ci sono eventi dedicati al SUP in Australia è famoso il Noosa Festival ed in Inghilterra a Brighton Beach si tiene annualmente un’altro importante evento SUP. In altri Paesi Europei di grande tradizione come la Francia il SUP è di gran lunga lo Sport con il maggior numero di praticanti.

In Italia abbiamo recepito in ritardo il grande potenziale, ma già da qualche anno sono organizzate su tutto il territorio una serie di eventi e competizioni dedicati specificatamente al SUP, ed inoltre crescono di anno in anno i praticanti amatoriali e gli atleti e regatanti di SUP.
Per maggiori dettagli sull’attrezzatura necessaria rimandiamo a questa guida su Tuttosup.com.

Si definiscono Natanti le imbarcazioni di lunghezza fuori tutto (lft) non superiore a dieci metri, indipendentemente dal tipo di propulsione.
Per la condotta dei natanti a remi, che navigano entro un miglio dalla costa (1852 metri), non è prevista alcun requisito di età e nessuna tipo di registrazione.
I SUP rientrano tra i natanti quindi sono limitati alla navigazione entro un miglio dalla costa.

La navigazione da diporto è quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lucro.
Le unità destinate alla navigazione da diporto si distinguono in: Navi, Imbarcazioni e Natanti.
I SUP sono autorizzati alla navigazione solamente in ore diurne e in condizioni meteo marine sicure.

La fascia costiera è l’interfaccia diretta tra la terra ferma e il Mare, è estesa in Italia per circa 7.500 Km.
L’attraversamento e la navigazione nella fascia costiera sono disciplinati dalle ordinanze delle autorità marittime locali. Di solito la navigazione è proibita entro i 200-300 metri dalla riva, in specifiche ore del giorno, o stabilmente.
In questa fascia, la partenza dalla spiaggia e l’arrivo sono consentiti nei corridoi di atterraggio (o corridoi di lancio).
In assenza di corridoi, nelle zone frequentate dai bagnanti, l’attraversamento della fascia è consentita soltanto a remi.

Il SUP è vietato
-All’interno, lungo le rotte di accesso e all’imboccatura dei porti
-A distanza inferiore a 200 metri dagli impianti fissi da pesca
-A distanza inferiore ai 200 metri da segnalamenti marittimi e da galleggianti o unità che segnalano la presenza di subacquei
-Nelle zone di Mare destinate all’ancoraggio, ed a distanza inferiore a 200 metri dalle navi mercantili, militari e da unità ed imbarcazioni da diporto alla fonda
-In luoghi dove sfociano fiumi, canali e collettori di qualunque genere.

Le regole sono quindi precise.