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Come Funziona l’Orologio Contavasche

La nuotata è un’attività fantastica e coinvolgente, ma se stai cercando di tenere traccia delle tue vasche durante un allenamento intenso, può diventare un po’ complicato. Ecco perché gli orologi contavasche sono stati introdotti nel mondo del nuoto. Questo pezzo di tecnologia è una vera manna per i nuotatori, permettendo loro di concentrarsi sulla tecnica e sulla forma invece di contare le vasche. Ma come funzionano esattamente questi orologi? Scopriamolo insieme.

Cosa sono gli Orologi Contavasche e a Cosa Servono

Gli orologi contavasche, come suggerisce il nome, sono dispositivi indossabili, generalmente sotto forma di orologio da polso, progettati specificamente per tracciare il numero di vasche che un nuotatore percorre durante un allenamento o una gara. Sono strumenti molto utili per i nuotatori che vogliono monitorare il loro progresso, migliorare la loro resistenza o semplicemente tenere traccia delle loro prestazioni senza il bisogno di conteggiare mentalmente ogni vasca.

Questi orologi contavasche sono particolarmente utili per i nuotatori professionisti e gli allenatori, ma anche per i nuotatori dilettanti che desiderano migliorare la loro forma fisica o il loro stile di nuoto. Forniscono dati precisi che possono aiutare a perfezionare la tecnica, monitorare la resistenza e, in definitiva, migliorare le prestazioni.

Come Funziona l’Orologio Contavasche

Ma come fa un orologio contavasche a tenere traccia delle tue vasche? La risposta risiede nella tecnologia avanzata che questi orologi utilizzano.

La maggioranza degli orologi contavasche funziona utilizzando una combinazione di sensori di movimento, accelerometri e algoritmi intelligenti. Quando indossi l’orologio e inizi a nuotare, l’orologio rileva il tuo movimento e lo confronta con l’andamento tipico del nuoto. Quando rileva un cambiamento nel movimento, come quando ti giri alla fine di una vasca, lo registra come una nuova vasca.

Alcuni orologi contavasche più avanzati utilizzano la tecnologia GPS per monitorare la tua posizione e calcolare la distanza percorsa. Questi sono particolarmente utili per il nuoto in acque libere, dove non ci sono vasche da contare.

È importante notare che per ottenere i risultati più precisi, devi impostare correttamente l’orologio. Questo può includere l’impostazione della lunghezza della vasca, il tipo di stile di nuoto e altri parametri pertinenti. Una volta impostato, tutto quello che devi fare è nuotare e lasciare che l’orologio faccia il suo lavoro.

Come scegliere l’orologio contavasche

Scegliere l’orologio contavasche giusto può fare la differenza tra un allenamento produttivo e uno frustrante. Ecco alcuni fattori chiave da considerare quando si sceglie un orologio contavasche:

Funzionalità
Il primo fattore da considerare è quali funzionalità desideri nel tuo orologio contavasche. Tutti gli orologi contavasche ti diranno il numero di vasche che hai nuotato, ma molti offrono anche altre funzionalità, come il monitoraggio della frequenza cardiaca, il conteggio delle calorie bruciate, il rilevamento dello stile di nuoto e la cronometraggio dei tempi di giro. Considera quali di queste funzionalità saranno più utili per il tuo allenamento.

Precisione
L’accuratezza è fondamentale quando si tratta di monitorare le tue prestazioni. Assicurati che l’orologio che scegli sia in grado di contare accuratamente le vasche e di fornire dati affidabili.

Resistenza all’acqua
Mentre questo potrebbe sembrare ovvio, è importante assicurarsi che l’orologio che scegli sia resistente all’acqua. Molti orologi sportivi sono resistenti all’acqua, ma non tutti possono resistere alla pressione dell’acqua di una piscina per lunghi periodi di tempo.

Comodità
Ricorda, starai indossando questo orologio mentre nuoti. Vuoi che sia comodo e che non ti distragga. Cerca un orologio con un cinturino regolabile e che si adatti bene al tuo polso.

Durata della batteria
Se prevedi di nuotare per lunghi periodi di tempo, avrai bisogno di un orologio con una batteria di lunga durata. Controlla quanto tempo dura la batteria in modalità di monitoraggio delle vasche e quanto tempo impiega a ricaricarsi.

Prezzo
Infine, il prezzo è un fattore importante. Gli orologi contavasche possono variare molto di prezzo, da modelli di base più economici a dispositivi high-tech più costosi. Considera quanto sei disposto a spendere e quali funzionalità sono più importanti per te.

Ricorda, l’orologio contavasche perfetto per te dipende dalle tue esigenze individuali. Prenditi il tempo per fare la tua ricerca e trova l’orologio che migliorerà al meglio la tua esperienza di nuoto.

Conclusioni

Concludendo, gli orologi contavasche sono strumenti potenti e convenienti che possono rendere l’allenamento e il monitoraggio delle tue prestazioni in nuoto molto più semplici. Sono intuitivi da usare e possono fornire una vasta gamma di dati utili, oltre al conteggio delle vasche.

Ricordo la prima volta che ho usato un orologio contavasche. Avevo appena iniziato a prendermi più seriamente la mia routine di nuoto e mi stavo allenando per una gara. Avere l’orologio al mio polso era come avere un allenatore personale invisibile. Mi ha liberato dalla preoccupazione di dover contare le vasche, permettendomi di concentrarmi totalmente sulla mia tecnica e sulla mia resistenza.

Ricordo chiaramente come durante uno dei miei allenamenti, mi stavo avvicinando alla fine della sessione e stavo iniziando a sentirmi stanco. Guardai il mio orologio e mi resi conto che ero solo a un paio di vasche dal mio obiettivo. Quel piccolo pezzo di informazione mi ha dato lo stimolo di cui avevo bisogno per spingermi un po’ di più e raggiungere il mio obiettivo.

Da quel giorno, non ho mai nuotato senza il mio orologio contavasche. È diventato un elemento fondamentale del mio allenamento, e lo consiglierei a qualsiasi nuotatore, sia che si stia allenando per una gara o semplicemente cercando di mantenersi in forma.

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Come Funziona il Proiettore Wireless

Nell’era della tecnologia senza fili, è incredibile quanto sia diventato comodo proiettare immagini o video su un grande schermo senza dover fare i conti con cavi e connessioni complesse. Come un appassionato di gadget tecnologici, sono sempre stato affascinato da come questi dispositivi siano in grado di migliorare la nostra esperienza di visualizzazione. Questo è il motivo per cui ho deciso di approfondire l’argomento dei proiettori wireless, sperando di condividere un po’ della mia esperienza e delle mie scoperte con voi.

Cosa sono i proiettori wireless

Un proiettore wireless, come suggerisce il nome, è un dispositivo che consente di proiettare video o immagini senza la necessità di cavi. Questi proiettori utilizzano la connessione WiFi o Bluetooth per ricevere dati dal tuo dispositivo sorgente, come un computer o uno smartphone. Potete pensare a questi proiettori come a dei dispositivi di streaming, simili a quelli che usate per guardare Netflix o YouTube, ma invece di inviare i dati a una televisione, li inviano a un proiettore.

Questi proiettori possono essere incredibilmente utili in vari contesti, dalle presentazioni di lavoro alle serate film in famiglia. Essendo un grande appassionato di cinema, ho scoperto che avere un proiettore wireless mi ha permesso di creare un’esperienza di visione del cinema a casa che è assolutamente fantastica, senza dovermi preoccupare di nascondere o gestire cavi ingombranti.

Come funziona il proiettore wireless

Un proiettore wireless funziona ricevendo dati tramite una connessione wireless e poi proiettandoli su una superficie come uno schermo o un muro. Il funzionamento di base è simile a quello di un proiettore tradizionale, ma invece di ricevere i dati attraverso un cavo HDMI o VGA, li riceve tramite una connessione wireless.

Prima di tutto, dovrai configurare il proiettore per connettersi alla tua rete wireless o al tuo dispositivo tramite Bluetooth. Questo processo varia a seconda del proiettore, ma di solito comporta l’accesso alle impostazioni del proiettore utilizzando il telecomando fornito, la ricerca della tua rete o dispositivo e l’inserimento della password o il completamento del processo di pairing.

Una volta che il proiettore è connesso, dovrai selezionare il proiettore come dispositivo di uscita sul tuo dispositivo sorgente. Su un computer, questo potrebbe richiedere l’accesso alle impostazioni del display e la selezione del proiettore come schermo secondario. Su uno smartphone o un tablet, potrebbe essere necessario accedere alle impostazioni di condivisione dello schermo o di casting e selezionare il proiettore.

Infine, una volta che il tuo dispositivo sorgente è connesso al proiettore, tutto ciò che devi fare è avviare il video o l’immagine che desideri proiettare. Il proiettore riceverà i dati tramite la connessione wireless e li proietterà sulla superficie che hai scelto.

Vantaggi e svantaggi del proiettore wireless

Vantaggi del proiettore wireless
-Convenienza: Il vantaggio più evidente di un proiettore wireless è la sua comodità. Poiché non richiede cavi fisici per connettersi ai dispositivi di origine, non dovrai preoccuparti di gestire i cavi o di avere abbastanza lunghezza del cavo per raggiungere il tuo proiettore.
-Facilità di configurazione: Un proiettore wireless è solitamente facile da configurare. Puoi semplicemente connetterlo alla tua rete WiFi o abbinarlo via Bluetooth al tuo dispositivo. Non dovrai preoccuparti di trovare il cavo giusto o di inserirlo nella porta giusta.
-Compatibilità con vari dispositivi: I proiettori wireless possono ricevere input da una varietà di dispositivi, tra cui laptop, tablet e smartphone. Questo li rende molto versatili, specialmente se hai intenzione di utilizzare il proiettore per diverse attività come presentazioni di lavoro, serate di film o sessioni di gioco.
-Maggiore mobilità: Un proiettore wireless può essere facilmente spostato da una stanza all’altra o trasportato in luoghi diversi senza il bisogno di cavi supplementari o accessori.

Svantaggi del proiettore wireles
-Dipendenza dalla connettività wireless: Il principale svantaggio di un proiettore wireless è che è totalmente dipendente dalla connettività wireless. Se la tua connessione WiFi è instabile o se ci sono interferenze con il Bluetooth, potresti riscontrare problemi di lag o di perdita di segnale durante la proiezione.
-Qualità dell’immagine: A volte, la qualità dell’immagine su un proiettore wireless può essere inferiore a quella di un proiettore cablato, specialmente se stai trasmettendo contenuti ad alta definizione o 4K. Questo è dovuto al fatto che la trasmissione wireless può comportare una certa compressione dei dati, che può portare a una minore nitidezza dell’immagine.
-Consumo energetico: I proiettori wireless possono consumare più energia rispetto ai loro omologhi cablati, poiché devono mantenere una connessione wireless attiva. Se stai utilizzando un proiettore a batteria, potresti scoprire che la durata della batteria è inferiore quando utilizzi la funzione wireless.

Costo: Generalmente, i proiettori wireless tendono ad essere un po’ più costosi rispetto ai proiettori cablati. Se stai lavorando con un budget limitato, questo potrebbe essere un fattore da considerare.

Conclusioni

I proiettori wireless, come potete vedere, sono dispositivi incredibilmente versatili e comodi che possono migliorare notevolmente la vostra esperienza di visualizzazione. Non solo eliminano il bisogno di cavi ingombranti, ma rendono anche molto più semplice la condivisione di video o immagini da una varietà di dispositivi.

Per concludere, vorrei condividere un breve aneddoto sulla mia esperienza con un proiettore wireless. Un paio di anni fa, ho deciso di organizzare una serata cinema all’aperto per la mia famiglia durante l’estate. Ho preso il mio proiettore wireless, ho collegato il mio laptop e abbiamo proiettato un film su una grande tela bianca che avevo appeso tra due alberi. È stata un’esperienza fantastica e memorabile, e tutto ciò è stato possibile grazie alla comodità e alla facilità d’uso del mio proiettore wireless. Quindi, se siete alla ricerca di un modo per migliorare la vostra esperienza di visualizzazione, vi consiglio vivamente di considerare un proiettore wireless.

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Come si Mangiano i Semi di Chia

I semi di chia (salvia ispanica) sono prodotti da una pianta sud-americana della famiglia delle Lamiaceae e costituivano l’ alimentazione base dei popoli pre colombiani e sud americani in generale, solitamente mescolati con il mais o l’ amaranto. Questi semi hanno degli aspetti molto positivi sulla salute, ma nonostante questo, essi sono stati introdotti nel mercato europeo solo a partire dall’ anno 2009.

Come consumare semi di chia

Questi semi, privi di glutine e pertanto indicati anche per gli individui che soffrono di celeachia, sono ricchi di acidi grassi (basti pensare che il 20% di questi ne è costituito), pertanto hanno un ottimo effetto protettivo per le malattie cardio-vascolari. I semi di chia sono altresì ricchi di calcio, anche più del latte, pertanto sono particolarmente consigliati per la prevenzione e cura dell’ osteoporosi. Ricchi di antiossidanti ed amminoacidi utili alla formazione delle proteine, sono ottimali anche per la dieta vegetariana e per contrastare l’invecchiamento, azione quest’ ultima, supportata anche dall’ alto contenuto di vitamine e sali minerali.

Degno di nota è anche l’ alto contenuto di fibre, utili alla regolarità intestinale ed a contrastare i senso di fame, questi semi infatti, pare che siano un valido aiuto per le diete dimagranti, anche perchè aiutano ad abbassare il livello degli zuccheri nel sangue. Come tutte le cose però è buona norma non esagerare, anche perchè 10 gr di semi di chia apportano 50 calorie e potrebbero anche abbassare troppo la pressione. Vediamo allora come mangiare i semi di chia.

Per consumare questi semi l’ ideale è l’ unirli ad alimenti umidi, in modo che si ammorbidiscano un poco, potreste ad esempio consumarli con dello yogurt, magari mescolati ad altri cereali, o ancora per guarnire dei piatti e/o delle insalate. Potreste anche preparare una torta alla ricotta, sia dolce che salata, con l’ aggiunta di questi preziosi semi. I semi di chia se lasciati in ammollo in acqua, gelificano e questa gelatina può essere utilizzata come stabilizzante o addensante in preparazioni sia dolci che salate.

Come conservare semi di chia

I semi di chia sono noti per la loro durabilità e longevità, ma ecco alcuni suggerimenti per conservarli nel modo migliore possibile

Contenitore ermetico: Conserva i semi di chia in un contenitore ermetico. I barattoli di vetro con coperchio a vite o i contenitori di plastica alimentare con coperchi a tenuta sono opzioni valide.

Ambiente fresco e asciutto: Assicurati di conservare i semi in un luogo fresco e asciutto. Evita di esporli a fonti di calore diretto o a molta luce solare. Un armadio della cucina lontano dalla stufa o dal forno è solitamente un buon posto.

Longevità: Se conservati correttamente, i semi di chia possono durare per anni senza perdere la loro potenza nutrizionale. Tuttavia, per assicurarti la freschezza, cerca di utilizzarli entro uno o due anni dall’acquisto.

Verifica la freschezza: Anche se i semi di chia sono notoriamente resistenti, è ancora una buona idea verificare la loro freschezza prima di utilizzarli. Se noti un odore insolito o se i semi sembrano umidi o appiccicosi, potrebbero essere andati a male e dovrebbero essere scartati.

Conservazione in frigorifero o congelatore: Se vivi in un clima particolarmente caldo e umido, potresti voler considerare la conservazione dei semi di chia in frigorifero o in congelatore per prolungare la loro durata.

Ricorda sempre che, nonostante la loro durabilità, i semi di chia, come tutti gli alimenti, possono andare a male. Segui questi suggerimenti per assicurarti di conservare i semi di chia nel modo migliore possibile.

Come piantare semi di chia

Piantare semi di chia è un processo piuttosto semplice che può essere svolto in casa o in giardino. Ecco come fare.

In casa

Preparazione dei semi: Metti i semi di chia in un contenitore e coprili con acqua. Lasciali ammollare per 24 ore. Noterai che i semi formano una sorta di gel attorno a loro stessi, questo è normale.

Preparazione del terreno: Prendi un vaso o un contenitore con buoni fori di drenaggio. Riempilo con del terriccio ben drenante, lasciando circa 2,5 cm dal bordo superiore.

Semina: Pianta i semi sulla superficie del terreno. Non hanno bisogno di essere piantati profondamente; possono essere semplicemente sparsi sulla superficie e pressati leggermente nel terreno.

Cura: Annaffia i semi delicatamente per evitare di disturbare il terreno. Successivamente, mantieni il terreno umido ma non inzuppato. Posiziona il contenitore in un luogo caldo e luminoso, ma non direttamente sotto la luce del sole.

Germinazione: I semi di chia di solito germinano in una o due settimane. Una volta che le piantine hanno sviluppato una serie di vere foglie, potrai trapiantarle all’aperto se il clima lo permette.

All’aperto

Preparazione del terreno: Il terreno dovrebbe essere ben drenato e arricchito con compost o fertilizzante organico. Rimuovi eventuali sassi o detriti e allenta il terreno con un rastrello o una forca da giardino.

Semina: Semina i semi di chia direttamente nel terreno, spargendoli sulla superficie e pressandoli leggermente nel terreno.

Cura: Annaffia i semi delicatamente dopo la semina. Mantieni il terreno umido ma non inzuppato. Assicurati che le piantine ricevano molta luce solare.

Crescita: Le piante di chia crescono meglio in pieno sole e preferiscono le temperature tra i 20 e i 25 gradi Celsius. Possono tollerare la siccità, ma cresceranno meglio se annaffiate regolarmente.

Ricorda che le piante di chia possono diventare piuttosto alte, fino a 1 metro, quindi assicurati di lasciare abbastanza spazio tra le piante quando le semini. Normalmente, una distanza di 30-40 cm dovrebbe essere sufficiente.

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Recensione Deumidificatore Duracraft DD-TEC10E

Il deumidificatore Duracraft DD-TEC10E è il prodotto che abbiamo avuto la possibilità di provare oggi e dobbiamo ammettere che non ha nulla da invidiare ai prodotti delle marche più blasonate in commercio. L’aspetto è molto semplice e spartano, non ha particolari fronzoli e rifiniture di pregio, tuttavia non è brutto da vedere anzi le sue forme squadrate e nette danno un senso di sicurezza e di professionalità.

Le dimensioni di questo deumidificazione sono nella media, infatti misura 32,5 cm x 22,5 cm x 48, paragonabile con i prodotti più diffusi, come è possibile vedere in questa guida su Deumidificatoreok.com, non è quindi molto ingombrante ed è molto semplice trovargli un posto all’interno di una stanza senza che ci intralci più di tanto.
Il peso anche è nella media, con i suoi 13 chilogrammi è molto semplice da spostare, grazie anche alla pratica maniglia ergonomica per il trasporto e 4 ruote di cui il Duracraft DD-TEC10E è dotato e che ne facilitano il trascinamento.
La capacità di assorbire l’umidità è di circa 10 litri ogni 24 ore, ovviamente nei casi in cui ci sia molta umidità nell’aria, questo rende il Duracraft DD-TEC10E un prodotto adatto a deumidificare stanze di medie dimensioni, diciamo di circa fino a 20 o anche 25 metri quadrati senza particolari problemi.

Il Duracraft DD-TEC10E è il diretto concorrente del DeLonghi Tasciugo DEM 10, in quanto la potenza di deumidificazione è pressoché la stessa.
Sulla scheda tecnica i consumi indicati sono di circa 300 watt, ma con nostro grande piacere abbiamo potuto appurare che i consumi effettivi, almeno durante le nostre prove, hanno di poco superato i 200 watt, quindi possiamo dire che alla fin fine il Duracraft DD-TEC10E non consuma poi così tanta energia come temevamo.
La tanica per la raccolta dell’acqua ci è sembrata idonea alla potenza di deumdificazione, grazie alla sua capienza di quasi 3 litri (2,9 per l’esattezza).
Il rumore del motore si attesta intorno ai 43 decibel, nella media quindi, però abbiamo notato che la scocca esterna non è assemblata con criterio, e durante il funzionamento, vibra fastidiosamente, aggiungendo altro rumore a quello nominale dichiarato nella scheda tecnica.
Il deumidificatore Duracraft DD-TEC10E non si fa mancare proprio niente, infatti ha moltissime funzioni ed automatismi utili: ad esempio quando la tanica di raccolta è piena, se nessuno provvede a svuotarla, si spegne automaticamente, onde evitare di far traboccare l’acqua dal serbatoio. È comunque possibile collegare il Duracraft DD-TEC10E ad uno scarico diretto oppure direttamente all’esterno per evitare la noia di dover stare sempre a controllare lo stato del serbatoio.
La regolazione delle varie impostazioni è davvero semplice ed intuitiva, in quanto tutte le opzioni sono direttamente accessibili da pannello di comandi posti in alto, potete inoltre impostare il tasso di umidità che volete che l’ambiente mantenga e al resto penserà a tutto il Duracraft DD-TEC10E, grazie al sensore incorporato che gli permetterà di tenere sempre sotto controllo la percentuale di umidità presente nell’aria.

Il Duracraft DD-TEC10E è veramente un prodotto valido, ottimo per i piccoli ambienti e per asciugare la biancheria. È molto economico e compatto e tutto sommato anche esteticamente non è per niente male. Consigliamo questo prodotto, a meno che non vi serva un deumidificatore per la camera da letto, che magari vogliate tenere acceso anche di notte. In questo caso non consigliamo il Duracraft DD-TEC10E, per i problemi di rumorosità di cui abbiamo accennato durante la recensione. Per il resto non abbiamo trovat nessun difetto evidente per questo modello, è affidabile ed efficiente e svolge il suo lavoro esattamente come fanno altri deumidificatori di marche molto più famose.

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Recensione Ellittica Toorx Erx-90

Chi non ha tempo o voglia di uscire ma vuole mantenersi in esercizio, punta spesso all’acquisto di un oggetto da mettere in casa e che assolva al compito. Un tempo la cyclette era l’apparecchio che faceva bella mostra di sé nelle abitazioni di molti, ora il suo posto sembra essere stato preso da un attrezzo più versatile e capace di coinvolgere più parti del corpo e fasce muscolari.

Dalla forma simile a una cyclette, l’ellittica lavora però con un movimento dei pedali diverso, seguendo un percorso che le fa compiere un ellissi, da cui il nome. A questo lavoro di gambe si somma l’attività delle braccia, con un livello di intensità e resistenza modificabile secondo il tipo di attrezzo. Vi consigliamo di capire in primo luogo di quanto spazio disponete in casa, eviterete spiacevoli sorprese e non dovrete lasciare la vostra ellittica parcheggiata in salone per mancanza di un luogo adeguato in cui sistemarla.
Il computer è la parte centrale e il nucleo fondamentale attraverso cui personalizzare la propria esperienza di allenamento: dal menu, che dovrebbe essere quanto mai intuitivo e di facile consultazione, si possono modificare la resistenza dei pedali e la minore o maggiore durezza delle maniglie. Il basso costo è un’opzione percorribile specialmente in quei modelli con un’elettronica non troppo sofisticata.
Negli apparecchi di fascia medio/alta sono presenti spesso una resistenza elettromagnetica e una parte motorizzata su cui l’utente può agire tramite comandi elettronici così da modificare in tempo reale l’allenamento. Se siete decisi a scovare la migliore ellittica queste sono le voci da appuntarsi e su cui non transigere. Per stare ancora più tranquilli è buona norma confrontare e consultare i pareri di chi sta già utilizzando lo strumento: così potrete farvi un’idea dei punti vincenti e della qualità costruttiva, grazie a chi già si è messo al lavoro.

Vediamo quindi più nel dettaglio l’ellittica Toorx Erx-90.

Le varie recensioni presenti in rete sono accomunate da una nota positiva comune: l’oggetto una volta arrivato non ha presentato particolari difficoltà nel montaggio, aspetto questo molto gradito ai più. Trattandosi poi di un attrezzo ginnico dotato di un computer di bordo e dalle dimensioni non proprio contenute, la semplicità nell’assemblare le varie parti spicca come una positività da non trascurare. Istruzioni chiare consentono a chiunque di unire e assemblare le parti in tempi brevi e iniziare ad allenarsi.
La qualità dei materiali e la robustezza del corpo macchina sono gli altri due aspetti che in tanti hanno apprezzato a montaggio completato e durante le prime sedute. La plastica rigida e il display ricco di opzioni e informazioni sulla sessione in corso, si vanno ad aggiungere ai pro che l’attrezzo restituisce allenamento dopo allenamento.
Lo strumento dispone di un sistema di frenaggio magnetico che agisce sul volano nella zona dei pedali: questa funzione consente a chi sta esercitandosi di modificare elettronicamente lo sforzo. In questo modo si può cambiare in tempo reale la durezza dell’allenamento, senza doversi fermare per stringere o allentare una manopola, agendo solo sul menù presente sul display Lcd a disposizione. È possibile scegliere tra un ventaglio di 16 differenti regolazioni; un numero decisamente alto per tutte le esigenze e gli appassionati delle sfide.
Il poggiapiede è regolabile su tre differenti posizioni, un’altra opzione che può fare la gioia di chi pensa di condividere l’ellittica con altri membri della famiglia e ideale per sportivi con corporatura e altezza diverse.
L’ellittica dispone di un computer di bordo che consente di monitorare la frequenza cardiaca e di poter scegliere il tipo di allenamento a disposizione. L’elaboratore ha la possibilità di fornirvi un quadro completo della qualità e della quantità del vostro allenamento, È composto da un display Lcd retroilluminato per una visione ottimale anche con poca luce. Le dimensioni sono tali da consentire una lettura pratica di quanto riportato su schermo mentre ci si sta allenando. Vi basterà la pressione di un tasto per spostarvi da un programma all’altro.
Il menù è intuitivo e alla portata di tutti, un’opzione in più che rende agevole l’allenamento anche per chi non è troppo pratico con queste cose ma ama tenere sotto osservazione i progressi e le piccole vittorie dopo ogni seduta, calorie bruciate e tempistiche incluse.

Principale vantaggio
Una buona qualità costruttiva e numerosi programmi di allenamento a disposizione dell’utente determinano la ricchezza dell’offerta dell’ellittica Toorx.

Principale svantaggio
Il prezzo non troppo contenuto potrebbe essere un problema se la spesa preventivata per l’acquisto è molto inferiore.

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Cosa Sapere Prima di Comprare una Pedana Vibrante

In questa guida spieghiamo cosa bisogna sapere prima di comprare una pedana vibrante.

Pedana vibrante e dimagrimento
Innanzi tutto bisogna sempre vedere di che pedana stiamo parlando.
Si parte dal presupposto che l’unico modo per dimagrire è introdurre meno calorie di quelle che si consumano, oppure aumentare il consumo di calorie con l’esercizio fisico.
L’unica pedana che può consentire di avere un “lavoro muscolare” piuttosto rilevante è la pedana con vibrazione sussultoria in quanto la vibrazione generata è “assorbibile”, grazie alla dimensione dell’ampiezza ed alla direzione di propagazione, anche da parte dell’apparato muscolare. La vibrazione stessa generata dalla macchina consente al muscolo di contrarsi, quindi di sprecare energie per eseguire questo lavoro.
Le macchine di tipo basculanti invece, generano una vibrazione che si propaga lateralmente e che viene assorbita quasi totalmente dalla struttura scheletrica, in quanto, per ampiezza e direzione di propagazione non si può mettere in relazione con l’apparato muscolare. Questa vibrazione tende a destabilizzare l’equilibrio naturale del corpo dato che il baricentro viene spostato lateralmente (a destra e a sinistra, come per simulare il passo di una camminata).
Istintivamente i muscoli si attivano ad ogni stimolo della vibrazione “destabilizzante” cercando di riportare il corpo nel normale equilibrio.
Anche qui abbiamo un lavoro muscolare ma non esiste una contrazione continua come durante un allenamento fitness, è solo un’attività muscolare di “riflesso” quindi meno allenante.
E’ comunque risaputo che per bruciare i grassi deve sussistere un allenamento aerobico, in quanto la maggior presenza di ossigeno contribuisce a bruciare i grassi.

Nel caso della pedana sussultoria, che consente al muscolo di eseguire un lavoro, non esiste comunque lavoro aerobico, quindi difficilmente le “scorte di grassi” possono venir bruciate con il solo utilizzo della pedana. Serebbe invece piuttosto utile unire il tradizionale esercizio fitness e cardio-fitness (aerobico), all’allenamento su pedana vibrante: l’esercizio cardio-fitness consentirebbe di “bruciare” i grassi (sempre che l’apporto di calorie sia adeguato, quindi sia inferiore rispetto alle calorie che si bruciano con l’esercizio), l’uso della pedana vibrante consentirebbe invece di migliorare le performance muscolari in meno tempo rispetto all’allenamento “classico”, con minor stress e microtraumi da parte delle articolazioni, ed un tempo di recupero più breve rispetto a quello occorrente dopo un esercizio fitness tradizionale.

Usando la pedana vibrante posso eliminare la cellulite
No! Posso se mai migliorare l’aspetto della pelle soggetta a ritenzione di liquidi e adipe. In che modo?
L’uso della pedana vibrante, sia essa sussultoria che basculante, consente di avere un benefico effetto massaggio con un miglioramento del drenaggio dei liquidi ed una maggior circolazione sanguigna.
Questo fa si che le parti più soggette a ristagni di liquidi migliorino nel loro aspetto “perdendo” in parte l’aspetto “gonfio” che ne derivava dal ristagno, e la circolazione sanguigna, migliorando anche nelle parti che erano meno irrorate a causa del ristagno di liquidi, consente alla pelle di avere un aspetto più roseo e “sano”.

Posso eliminare la pancetta con la sola pedana vibrante
No, però posso tonificare i muscoli addominali, che solitamente si lasciano andare, ed esce a tal proposito la pancetta. Migliorando la “tenuta” dei muscoli si ha un miglior contenimento degli intestini, che sporgerebbero meno verso l’esterno, ma se si ha dell’adipe sopra lo strato muscolare, come al punto 1 è necessario abbinare anche un esercizio di cardio-fitness tradizionale per bruciare i grassi.

La pedana vibrante è più efficace nel tonificare i muscoli degli arti inferiori e superiori che del tronco.

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Cosa Mangiare in Estate per Restare Leggere

Una tabella da seguire giorno per giorno per perdere peso mangiando insalate e cibi di stagione

Lunedì
Appena svegli:un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè; una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua; 2 pomodori ripieni con riso (70 gr), mozzarelle ed erbe aromatiche, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua; melanzane o peperoni ripieni di carne macinata, uovo e parmigiano (impasto delle polpette) al pomodoro, due fettine di pane integrale, olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Martedì
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo) o, se si dispone di un estrattore tipo questo, un estratto di frutta e verdura.
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, pennette integrali (70 gr) con ricotta e pomodorini, insalata mista, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, insalata tiepida di polpo, zucchine e patate lesse (2 piccole), olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Mercoledì
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, un piatto raso di pasta (70 gr) e fagioli
insalata mista, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, un trancio di salmone cotto al vapore con patate (2 piccole) e timo, insalata mista, olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Giovedì
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, insalata di riso (70 gr) con tonno al naturale e piselli, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, frittata di pasta cotta al forno, insalata mista
olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Venerdì
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, zuppa di ceci e funghi con una fettina di pane integrale tostata e tagliata a cubetti, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, misto di insalate con pomodorini, formaggio primo sale a dadini, cipollina fresca e 2 fettine di pane integrale, tostate e tagliate a cubetti, olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Sabato
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, penne integrali (70 gr) con speck, zucchine e punte di asparagi, olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, “casseruola”con bocconcini di tacchino, melanzane, peperoni, pomodori e una patata piccola, olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Domenica
Appena svegli: un bicchiere grande di acqua.
Colazione della mattina: caffè, caffè d’orzo o tè, una tazza di latte scremato o uno yogurt magro
4 biscotti secchi integrali, una tazza di fragole o di frutti di bosco
Spuntino a metà mattina(si può scambiare con quello del pomeriggio): una spremuta di agrumi (arance o pompelmo).
Pranzo: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, misto di farro (70 gr), fagiolini e uova
olio extravergine di oliva un cucchiaio.
Spuntino a metà pomeriggio: un frutto di stagione.
Cena: prima del pasto un bicchiere grande di acqua, una pizza margherita al piatto, insalata mista, olio extravergine di oliva un cucchiaio.

Consumatori

Che Forma Deve Avere lo Sbattitore Elettrico

Andiamo a ragionare sulla forma del mio sbattitore. Come la devo gestire e quale devo andare a scegliere? Con che criterio? Cerchiamo di capirlo assieme tramite alcuni semplici step. Si tratta di un argomento introdotto nella home page, ma andiamo ad approfondirlo capendo quali sono le peculiarità di ciascun prodotto in maniera concreta. Dunque a livello di differenze possiamo contraddistinguere due tipi standard: parliamo ovviamente dello sbattitore stock così come lo conosciamo in maniera diretta e quello corredato di apposita basetta e supporto di livello, dove troviamo anche la ciotola per l’utilizzo e l’inserimento dell’impasto in modo diretto.

Esistono però pregi e difetti per entrambi i tipi, cerchiamo di capire quali sono con qualche piccolo esempio standard. Dunque lo sbattitore standard è quello più agile nei movimenti e con il quale possiamo andare a gestire ogni singola parte dell’impasto senza problemi di sorta, il che ovviamente non è poco e lo consigliamo sia a chi non ha molta dimestichezza con questo mondo perché prende manualità e anche a chi non ha un budget molto alto, in modo tale da riuscire a portare a casa comunque un buon prodotto con una spesa estremamente contenuta.

Prendiamo dimestichezza
Prendere dimestichezza poi non è una cosa da prendere sottogamba, dato che la spesa iniziale è irrisoria rispetto a quella più consistente da fare magari quando abbiamo più visione critica e possiamo scegliere con più cognizione di causa qual è lo sbattitore elettrico che fa per noi al meglio. Dato che i prezzi sono abbastanza standard, come è possibile vedere su Sbattitoreelettrico.com, possiamo rivendere lo sbattitore standard non dico allo stesso prezzo ma quasi andando a recuperare tutta la spesa, anche se irrisoria.

In poche parole riusciamo nel primo periodo ad avere quella padronanza e quella visione che prima di entrare in questo mondo non abbiamo, e diciamo che otteniamo tutto ciò in forma quasi gratuita per andare a capire qual è l’acquisto da fare in forma definitiva. Per gli utenti già più esperti, più ordinati con un budget più alto ci sono poi gli sbattitori intesi come corpi unici che stesso dentro la confezione ci fanno trovare un set completo.

Per fare un acquisto con criterio
Confezione completa dove troviamo anche recipiente, guide per lo sbattitore e non solo. A seconda del prodotto abbiamo un piano inclinabile che possiamo gestire al meglio senza problemi l’introduzione delle fruste o dei ganci all’interno dell’impasto. Questo tipo di approccio ci permette di frullare senza fronzoli, però solo nella parte centrale, con qualche adattamento meno immediato.

I recipienti che escono sono comunque capienti, attenzione, ma meno malleabili di quelli stock che abbiamo a casa nostra, il che può essere sia un valore aggiunto che un contro a seconda dei gusti di ogni  utente. Dobbiamo quindi gestire quello che ci interessa maggiormente nell’impasto, portando a casa questa variante di prodotto dunque possiamo anche essere più vincolati nella preparazione, il che significa che dovremo smanettare un po’ di più per gestire l’impasto, ma di contro avremo un prodotto finale più interessante e meglio gestito soprattutto nella preparazione.

Consumatori

Come Scegliere una Centrifuga

I centrifugati sono molto consigliati quando arriva il caldo, perchè consentono di dissetarsi e nutrirsi allo stesso tempo. Gli ingredienti di base sono infatti la frutta e la verdura, da alternare e mescolare in molti modi diversi, per realizzare centrifugati ricchi di gusto ma non sempre uguali. Prepararli è semplice, a patto di avere una centrifuga in casa. Attenzione, perchè la centrifuga non equivale al frullatore, come si potrebbe essere portati a pensare. Il frullatore schiaccia, sminuzza e riduce una crema più o meno densa a seconda delle esigenze, mentre la centrifuga ha la capacità di estrarre il succo da frutta e verdura.

I centrifugati sono molto consigliati quando arriva il caldo, perchè consentono di dissetarsi e nutrirsi allo stesso tempo. Gli ingredienti di base sono infatti la frutta e la verdura, da alternare e mescolare in molti modi diversi, per realizzare centrifugati ricchi di gusto ma non sempre uguali.

Prepararli è semplice, a patto di avere una centrifuga in casa. Attenzione, perchè la centrifuga non equivale al frullatore, come si potrebbe essere portati a pensare. Il frullatore schiaccia, sminuzza e riduce una crema più o meno densa a seconda delle esigenze, mentre la centrifuga ha la capacità di estrarre il succo da qualsiasi tipo di frutta o di verdura. Si tratta di una finalità ben diversa che distingue nettamente gli ambiti, laddove se voglio mangiare una fragola e una mela in versione liquida ricorro al frullatore che appunto le frulla e me le offre nella loro totalità, mentre nel caso del centrifugato io voglio solo il succo della fragola e della mela.
In questo modo si possono ottenere dei veri e propri concentrati ricchi di proprietà nutrienti, depurative e rinfrescanti, che vengono peraltro richiesti spesso nelle diete e nei regimi alimentari controllati.

Ma come scegliere la centrifuga giusta. Prima di tutto bisogna capire se si vuole una centrifuga semplice oppure una di quelle con più funzioni integrate. Ci sono infatti i tipici robot da cucina, multifunzione, che comprendono appunto la centrifuga, il frullatore, il tagliatutto e quant’altro, e sono particolarmente indicati per chi ha problemi di spazio, perchè con un solo apparecchio si hanno a disposizione molte funzionalità.Lo svantaggio risiede essenzialmente nella complessità di utilizzo, perchè ovviamente non c’è un solo tasto da premere, c’è un motore che deve essere settato di volta in volta per utilizzi diversi, e quindi ci vuole un minimo di pazienza e attenzione in più, senza che comunque si tratti di azioni proibitive. Si studia il libretto delle istruzioni e via.

La centrifuga semplice è invece poco invasiva in termini di spazio ed ha un contenitore in materiale plastico che contiene il motore, che a sua volta fa ruotare velocemente la vaschetta contenente i cibi; questa vaschetta è rivestita da una rete a maglie strette che serve a depurare il liquido che filtra nel bicchiere. Mediante la forza centrifuga, il cibo solido si separa da quello liquido, e mentre il succo finisce direttamente nel bicchiere ed è già pronto per essere bevuto, la parte solida, che rappresenta lo scarto della lavorazione, rimane nella vaschetta.

Nel caso si scelga questo tipo di centrifuga, una variabile importante è proprio quella degli scarti, nel senso che sono da preferire i modelli che prevedono un serbatoio per la raccolta del succo e un alloggiamento per gli scarti. Ci si guadagna per comodità di utilizzo e per igiene. Per dettagli sui singoli modelli è possibile vedere il sito Centrifugaok.com su cui sono presente recensioni dettagliate.

Ci sono poi altri aspetti da considerare.

Tipo di centrifuga: Esistono due tipi principali di centrifughe – centrifughe a velocità alta e a pressione fredda (o masticatori). Le centrifughe a velocità alta estraggono il succo più velocemente ma possono surriscaldare il succo e ridurre la qualità nutrizionale. Le centrifughe a pressione fredda sono più lente ma preservano più nutrienti.

Potenza del motore: Una centrifuga con un motore più potente può gestire frutta e verdura più dure, come carote e barbabietole, più facilmente.

Dimensione dell’alimentatore: Un alimentatore più grande significa che dovrai trascorrere meno tempo a preparare la frutta e la verdura prima di inserirla nella centrifuga. Se hai intenzione di spremere intere mele o cetrioli, per esempio, vorrai una bocca d’inserimento più grande.

Pulizia: Alcune centrifughe sono più facili da pulire di altre. Controlla se le parti possono essere smontate e lavate in lavastoviglie.

Rumore: Alcune centrifughe sono più rumorose di altre. Se questo è un problema per te, cerca una centrifuga che sia stata progettata per funzionare in modo più silenzioso.

Prezzo: Le centrifughe possono variare notevolmente di prezzo. Decidi quanto sei disposto a spendere prima di iniziare a cercare.

Da parte nostra, per mantenere in buono stato la nostra centrifuga, dobbiamo essere solerti nella pulizia e avere cura del motore dell’apparecchio, evitando di farlo girare a vuoto e azionandolo solo quando la polpa della frutta o della verdura è tagliata a tocchetti e pronta per essere centrifugata. Alla fine, quando il centrifugato è ormai pronto e magari già lo abbiamo consumato, anche se non ci va dobbiamo lavare bene la centrifuga, per evitare che i residui si secchino e diventino poi più pesanti da rimuovere.