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Come Allestire la Gabbia per un Cincillà

La base per il benessere di un cincillà è una gabbia sufficientemente ampia che ne consenta il naturale istinto di saltellare e arrampicarsi. È preferibile optare per una struttura in metallo zincato con griglie separate da non più di un centimetro, in modo da evitare fughe o impigli. L’altezza è un elemento cruciale: deve permettere al cincillà di lanciarsi in brevi voli e atterraggi senza urtare la parte superiore. Il posizionamento va studiato in un punto della casa fresco e lontano da correnti d’aria, fonti di calore diretto come caloriferi o esposizione solare, poiché questi roditori tollerano male temperature superiori ai 24 °C. Un angolo stabile, in cui il pavimento non vibri durante il passaggio, concorre a creare un ambiente sereno. È opportuno porre la gabbia a un’altezza tale da consentire un comodo accesso per le operazioni di pulizia e di interazione, evitando di dover piegare eccessivamente la schiena.

Allestimento del Fondale e della Lettiera

Il fondo della gabbia rappresenta la zona in cui il cincillà trascorre gran parte del tempo e compie le proprie necessità fisiologiche. È consigliabile ricorrere a un ripiano in lamiera o in plastica rigida, facilmente rimovibile per la pulizia, rivestito con una lettiera naturale assorbente, come trucioli non profumati di pioppo o faggio. Questi materiali catturano gli odori e non danneggiano le vie respiratorie dell’animale. La lettiera va distribuita con uno strato profondo almeno tre centimetri, in modo da consentire al cincillà di scavare e creare un’area toilette dedicata. Per mantenere l’igiene, sarà necessario intervenire quotidianamente rimuovendo gli accumuli più grossi e sostituendo completamente la lettiera almeno una volta alla settimana, evitando ristagni di umidità e proliferazione di batteri.

Allestimento dei Ripiani e delle Piattaforme

Poiché il cincillà ama esplorare e salire in quota, la gabbia deve essere dotata di più piani a differenti altezze, realizzati con ripiani in legno non trattato e senza corteccia, sicuri per l’usura dei denti. Queste piattaforme vanno fissate saldamente alle pareti metalliche, lasciando una distanza sufficiente per saltellare da un livello all’altro senza inciampare. Posizionare il primo ripiano almeno dieci centimetri da terra facilita l’istinto di protezione, mentre i successivi vanno disposti secondo un disegno a scala, con gradoni larghi una quindicina di centimetri. In questo modo si offre al piccolo roditore la possibilità di esercitare la muscolatura, mantenere elevato il metabolismo e prevenire la noia.

Ruota, Giochi e Materiali da Rosicchiare

Il movimento quotidiano è essenziale per la salute del cincillà. La ruota deve avere un diametro adeguato (almeno trenta centimetri) per evitare curvature innaturali della colonna vertebrale. È preferibile scegliere un modello privo di griglie per la corsa continua, realizzato in metallo liscio o plastica robusta. Oltre alla ruota, l’allestimento deve prevedere oggetti da rosicchiare, come rametti di salice o di ramo di vite puliti, che favoriscono l’uso incisivo dei denti e prevengono la formazione di sopraccrescite dentarie. Appenderli con ganci inabili ne favorisce l’accessibilità e stimola l’attività esplorativa. Sospendere qualche gioco di corde naturali e appendere piccoli pendagli in legno arricchisce l’ambiente con nuovi stimoli e stimola il comportamento naturale di curiosità.

Abbeveratoio e Ciotola del Cibo

L’acqua fresca deve essere sempre disponibile attraverso una borraccia a beverino, montata in posizione stabile e a un’altezza tale da evitare che il cincillà sporchi con gli escrementi. È importante verificare quotidianamente la funzionalità del beccuccio e sostituire l’acqua per prevenire la formazione di alghe o batteri. Il cibo va somministrato in una ciotola in ceramica o metallo pesante, difficile da rovesciare. La porzione giornaliera di fieno di buona qualità va collocata in un fodero apposito, così da mantenerlo pulito e fragrante, stimolando la masticazione continua tipica di questi animali.

Zona Bagno di Polvere

Il bagno di polvere è una tappa irrinunciabile per il benessere del pelo del cincillà. Occorre predisporre un contenitore basso, di plastica o di metallo, riempito con sabbia fine adatta (speciale polvere di montagna). La vaschetta va posizionata su uno dei ripiani superiori, in un angolo tranquillo, dove l’animale possa concedersi il bagno in totale rilassatezza. La frequenza ideale è due o tre volte alla settimana, per sessioni non più lunghe di dieci minuti. Subito dopo, la polvere va rimossa e sostituita, per evitare accumuli di detriti e umidità.

Manutenzione, Pulizia e Controlli Periodici

Per garantire un ambiente salubre, ogni settimana va rimossa l’intera lettiera, puliti i ripiani e sanificati beverino e ciotola con acqua calda e un detergente neutro. I giochi e gli oggetti da rosicchiare vanno sostituiti non appena mostrano segni di usura eccessiva. Mensilmente è opportuno verificare lo stato delle griglie, delle viti di fissaggio dei ripiani e della ruota, assicurandosi che non ci siano componenti allentati o arrugginiti. Ogni sei mesi è consigliabile spostare la gabbia in una zona ventilata per un’accurata sanificazione degli angoli esterni, rimuovendo polvere e lanugine.

Conclusioni sul Benessere del Cincillà in Gabbia

Allestire la gabbia per un cincillà richiede un approccio attento all’equilibrio tra stimolazione fisica, sicurezza e pulizia. Offrendo un ambiente multifunzionale, con spazi per il riposo, il gioco e l’igiene, si soddisfano le esigenze comportamentali di questo piccolo roditore, prevenendo lo stress e le patologie legate alla sedentarietà o all’insufficiente igiene. Una routine di manutenzione regolare e l’osservazione quotidiana del comportamento consentiranno di apportare rapidamente eventuali migliorie, assicurando al cincillà una vita lunga, sana e serena.

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Come Giocare a Meno Venti

Il Meno Venti è un divertentissimo gioco all’aperto in cui tutto quello che vi occorre è un pallone e saper calciare al volo! Il gioco è adatto a qualsiasi spazio all’area aperta: una spiaggia, uno spiazzale o semplicemente il cortile di casa. E’ importante tenere a mente alcune semplici regole.

Occorrente
Un pallone
Un gruppo di amici
Uno spazio all’aperto

Il gioco del Meno Venti richiede la partecipazione di almeno quattro o cinque partecipanti e, come strumento di gioco, un pallone da calcio; va bene anche un comunissimo super santos. Prima che il gioco abbia inizio, i partecipanti devono decidere a sorte chi per primo dovrà svolgere il ruolo di portiere.

Lo scopo del gioco è quello di eliminare a suon di goal tutti i concorrenti. Ogni goal toglie al portiere di turno che lo subisce un certo numero di punti; il numero di punti che viene sottratto dipende dal tipo di goal subito. Gli sfidanti partono con un punteggio iniziale di 20 punti, ad eccezione del primo portiere che parte con un punteggio di 25 punti.

Una caratteristica particolare del gioco consiste nel fatto che gli sfidanti possono calciare verso la porta esclusivamente al volo, non rasoterra, ed esclusivamente su cross di un altro sfidante; non sono ammesse azioni personali. E’ ammesso colpire il pallone con la testa, sempre su cross di un altro concorrente.

Il numero dei punti sottratti ad ogni goal subito è il seguente: -2 punti per ogni goal subito su tiro al volo semplice; -5 punti per goal subito su mezza rovesciata; -10 punti per goal subito su rovesciata; – 3 per goal subito con colpo di tacco, rigorosamente al volo; -3 per goal subito su colpo di testa.

Il concorrente che per primo comincerà il gioco come portiere, non resterà in porta per l’intero gioco, ma si alternerà in porta con gli altri sfidanti: infatti, ogni volta che uno dei concorrenti calcerà il pallone a lato della porta o oltre la traversa, subentrerà al portiere di turno nella qualità di portiere. Quando il concorrente colpisce la traversa, non diventa portiere. Nel caso in cui uno dei due concorrenti tocchi il pallone con le mani, sostituirà il portiere di turno in porta, subendo in porta anche una penalità di 2 punti.

Il portiere di turno può anche eventualmente acquisire punti, se, nell’atto di parare un tiro, lo para colpendolo con la testa. Ad ogni tiro parato si acquistano 3 punti. Il gioco va avanti fino a quando non restano in gara due concorrenti. Gli ultimi due concorrenti si giocheranno la vittoria con una sfida a rigori. Ogni concorrente ha a disposizione cinque rigori a testa. Vince chi segna più rigori.

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Come Giocare a Mazzetto

Il gioco del “mazzetto” si fa, di solito, con le carte napoletane quando si è in tanti. All’occorrenza può essere svolto anche con le carte francesi. Si tratta di un gioco che si fa quando si è tra amici, durante le feste, e consiste nel puntare una quota su un mazzetto precedentemente preparato dal “mazziere” che funge anche da “banco”.

Per iniziare occorre che qualcuno faccia il “banco” cioè sia il mazziere.
Per scegliere il mazziere si può fare una conta oppure qualcuno (più danaroso degli altri) può offrirsi di farlo volontariamente.
Il mazziere deve agire così:
deve prima mischiare bene le carte e poi preparare con esse dei mazzetti e disporli sul tavolo.

Dovrà farne almeno uno in più dei giocatori.
Per esempio: se i giocatori sono quattro, dovrà fare almeno cinque mazzetti (a richiesta, se vuole ne può fare anche molti di più).
Il mazziere, dopo aver finito di preparare i mazzetti invita i giocatori a fare le loro puntate e ogni giocatore metterà dei soldi sul mazzetto scelto e lascerà i soldi sul mazzetto.
Il limite minimo e quello massimo delle puntate viene concordato da tutti i giocatori prima dell’inizio del gioco.

Sul tavolo da gioco dovrà rimanere almeno un mazzetto senza “puntata” e quel mazzetto apparterrà al mazziere-banco che dovrà scoprirlo per fare vedere la sua carta ai giocatori.
Il mazziere poi dovrà scoprire uno alla volta tutti gli altri mazzetti.
Se la carta del mazzetto scoperto sarà uguale o inferiore alla propria, il mazziere si prenderà i soldi, se invece la carta scoperta sarà di valore superiore alla sua, dovrà pagare l’importo che si trova sul mazzetto scoperto.

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Come si Gioca a Massimo e Minimo

Massimo e minimo: forse hai sentito nominare questo gioco, ma non ne conosci le regole, e magari ti sarai chiesto come esso fosse. Ecco che in questo la presente guida può aiutarti a capirlo, anche se non è per nulla difficile è senz’altro divertente, poiché si può giocare fino ad otto persone.

Si gioca con due mazzi di carte da poker. I giocatori prendono posto attorno al tavolo.
Mescola il primo mazzo di carte e distribuiscine 5 per ogni giocatore.
Quando hai finito, mescola il secondo mazzo e da questo prendi 5 carte e posale sul tavolo con la figura rivolta verso il tavolo in modo che nessuno possa vederla.

A questo punto si inizia il gioco vero e proprio. Scopri la prima delle cinque carte che hai messo sul tavolo e, se qualche giocatore ha la carta uguale a quella (non importa il seme o il colore), la posa sul tavolo. Scopri poi la seconda e di nuovo se qualcuno ha in mano la stessa carta la posa sul tavolo. Si procede così per tutte le altre carte.

Quando tutte le cinque carte sono scoperte ed i giocatori hanno posato le corrispondenti sul tavolo,mettono le carte che sono rimaste su questo, si cominciano a scoprire contando per ognuno il punteggio fatto. Esso è dato dalla somma del valore della carta. La stessa assume il valore in essa descritto tranne la J che vale 11, la Q che vale 12 e la K che vale 13. Inoltre all’asso si può dare un valore di 1 se si vuole giocare per il minimo o di 11 se si gioca per il massimo. Vincono due giocatori, chi ha il punteggio minore e chi ha il maggiore. Le regole sono quindi piuttosto semplice e sono spiegate in modo dettagliato in questa guida su Comesigioca.net.

Il gioco può essere fatto anche con i soldi. Per questo si stabilisce un tot da mettere prima di iniziare il gioco (ovvero la puntata) ed una cifra per ogni carta che si scopre (da stabilire poco prima di scoprire la carta).
Alla fine i soldi accumulati si dividono fra i due giocatori che risultano vincitori.

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Come Fotografare la Luna Tramite il Telescopio

L’astro d’argento, così soprannominava la luna una nota canzone di inizio secolo. Ma abbiamo mai visto i crateri lunari, i mari o semplicemente conosciamo la luna così come la vediamo ad occhio nudo? Con un telescopio possiamo realizzare bellissime fotografie che ci aiuteranno a conoscere meglio il nostro satellite.

Occorrente

Telescopio
Lente 25mm
Lente 10mm
Lente di Barlow
Supporto per fotocamera digitale
Fotocamera digitale

Procedimento

Per iniziare, è importante sapere che i risultati che è possibile ottenere dipendono molto dal tipo di telescopio, visto che sul mercato sono disponibili modelli con caratteristiche e prezzi diversi. Si tratta di un argomento piuttosto complesso e quindi consigliamo di leggere questa guida su Telescopiofacile.com per maggiori dettagli. Scatteremo fotografie in afocale, ovvero fotografando direttamente dentro l’oculare (la lente dentro cui guardiamo). Procurati una buona fotocamera digitale e il supporto per tenerla ferma davanti l’oculare. Imposta la fotocamera in maniera manuale, senza flash e con la messa a fuoco standard o macro.

Posiziona il telescopio nel luogo da cui osserverai il cielo, effettua l’allineamento polare e punta la luna. Se hai a disposizione il motore per gli assi usalo, altrimenti va bene lo stesso la manopola per spostarli manualmente. In questo secondo caso imposta la fotocamera in maniera che effettui più scatti contemporaneamente.

Utilizza l’oculare 25mm e metti a fuoco la luna. Controlla che la visibilità sia buona e aspetta circa mezz’ora prima di scattare foto per fare entrare il telescopio in temperatura. Non appena il telescopio è entrato in temperatura puoi cominciare a scattare foto o a cercare sulla superficie lunare soggetti per le tue fotografie.

Posiziona il supporto della fotocamera davanti l’oculare. Posiziona la fotocamera in maniera tale che l’obiettivo poggi nell’oculare come se fosse il nostro occhio e utilizza il monitor della fotocamera per osservare la superficie e scegliere il soggetto.

Una volta trovato il punto da fotografare metti a fuoco l’oculare tramite le regolazioni nel telescopio, metti a fuoco la fotocamera e scatta premendo leggermente il pulsante di scatto. Per foto più ravvicinate puoi utilizzare un oculare da 10mm o una lente di barlow 2x o anche 3x. L’importante è avere mano ferma.

Se riesci ad impostare correttamente la tua fotocamera (iso, apertura fuoco, messa a fuoco, profilo di scatto ecc..) e se il cielo è limpido e senza nuvole sicuramente riuscirai a scattare foto bellissime. Fai piu’ foto dello stesso soggetto e utilizza le diverse esposizioni della tua fotocamera e i vari profili utilizzando alla fine quello che ti da foto più belle.