Cucina

Come Preparare Crostata di Pere e Cioccolato

I dolci a base di pere e cioccolato sono molto conosciuti e amati ma oggi vi vogliamo proporre una variante molto particolare della famosa crostata che consiste in una frolla aromatizzata allo zenzero.

E’ un dolce semplice da fare ma ha un gusto molto particolare; preparatelo per un’occasione speciale o per festeggiare un evento importante e stupirete i vostri ospiti.
Ecco la ricetta.

Ingredienti per 8 persone:
Per la pasta:

250 gr di farina bianca
100 gr di burro
60 gr di zucchero semolato
2 uova
una radice di zenzero fresco
1 arancia
limone
sale
legumi secchi per la cottura in bianco

Per il ripieno:

6 pere Kaiser
225 gr di cioccolato fondente
2 arance
mezzo baccello di vaniglia
anice stellato
zucchero semolato
cacao 150 gr di panna fresca

Procedimento:

Sbucciate le pere, tagliatele a metà, eliminate il torsolo e fatele sobbollire in un litro e mezzo di acqua per una mezz’oretta insieme a 5 cucchiai di zucchero, un seme di anice stellato e una fetta di arancia più la scorza di tutto l´agrume.
Lasciate raffreddare le pere nel loro sciroppo.

Nel frattempo preparate la pasta frolla: su una spianatoia impastate la farina con il burro ammorbidito.
Formate la fontana e al centro mettete un uovo e un tuorlo, lo zucchero, un po’ di scorza di limone e di arancia grattugiata, 3 cucchiai di zenzero (lo ricavate spremendo la radice) e un pizzico di sale.
Impastate tutto molto rapidamente, avvolgete la pasta con della pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per 30 minuti.

Trascorso il tempo, stendete la pasta a 3-4 mm di spessore e rivestite con questa una tortiera con bordi bassi e di 24 cm di diametro.
Ricoprite la superficie della pasta con i legumi secchi e infornatela a 200 gradi per 15 minuti.
Eliminate poi i legumi e la carta e continuate la cottura per altri 20 minuti in modo tale che la pasta si asciughi e diventi dorata.

Una volta sfornata spennellate con un pennellino la frolla con un po´ di albume sbattuto per evitare che si inzuppi troppo e il ripieno fuoriesca.
Per una maggiore sicurezza quest’operazione si può ripetere un paio di volte.

Scaldate a bagnomaria la panna con mezzo baccello di vaniglia inciso nel senso della lunghezza.
Aggiungete un po’ di scorza di arancia grattugiata e il cioccolato a pezzi, mescolando fino a quando non sarà completamente sciolto.

Distribuite la crema nella pasta e completate la crostata con 5 pere sgocciolate e tagliate a fette e aperte a ventaglio. Spolverizzate di cacao e guarnite il centro con l’ultima pera disposta a fiore.

La cottura in bianco:
La cottura in bianco è una specie di precottura che permette di cuocere parzialmente la pasta frolla e serve ad evitare che il ripieno la inumidisca troppo.

Questo accorgimento permette di farcire la frolla anche con tutti quei ripieni che si cuociono molto prima della pasta frolla.

Potete usare fagioli o ceci secchi e, conservandoli in un barattolo di latta, potete riusarli tutte le volte che vorrete.

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Come Preparare il Lemon Curd

Il Lemon Curd è una crema al limone inglese che si usa molto sia per farcire torte e dolcetti, sia spalmato su fette di pane tostato che sui cake o sugli scones.
E´ una crema dal sapore delicatissimo i cui ingredienti di base sono uova, zucchero, burro e limone.
A differenza delle confetture, il lemon curd non può essere conservato a lungo quindi non se ne prepara in grandi quantità.

Oggi vi proponiamo la ricetta della crostata al lemon curd.
Ho avuto l´occasione di assaggiarla durante le Feste natalizie preparata da una cuoca inglese doc e l´ho trovata davvero deliziosa.

Si tratta di un guscio di pasta frolla con un ripieno molto intenso di lemon curd che è in netto contrasto con il sapore dolce della base.
E´ una torta che conquista di sicuro chi ama il limone, ha un gusto molto particolare e non dolcissimo, ma non è una torta al limone!

Ecco la ricetta

Ingredienti per 8-10 persone:

200 gr di farina

50 gr di farina di mandorle

140 gr di zucchero

120 gr di burro

1 uovo

sale

zucchero a velo

scoprza di un limone biologico

Per il lemon curd

3 uova

160 gr di zucchero

50 gr di burro

1 dl di succo di limone

scorza di un limone biologico

Procedimento:

Mettete il burro freddo a pezzetti nel mixer insieme alle 2 farine e frullate a più riprese.
Quando ottenete un composto sbriciolato aggiungete lo zucchero, l’uovo, 1 pizzico di sale e la scorza grattugiata di limone.

Frullate ancora fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formate con la pasta frolla un panetto, avvolgetelo con la carta trasparente e mettetelo in frigo per qualche ora.

Intanto dedicatevi alla preparazione del lemon curd.

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Come Preparare il Creme Caramel

In ogni ricettario che si rispetti non può mancare il Creme Caramel, il famoso dessert al cucchiaio di origine portoghese o francese (l´origine è incerta) con uno strato di caramello liquido in superficie che scende morbido sulle sue pareti.

Un buon Creme Caramel deve essere sodo, compatto e cremoso.
Questo si ottiene con un latte abbastanza grasso, con una cottura a temperatura moderata e con uno zucchero di qualità.

Vediamo la ricetta di questo dolce scenografico ed elegante.

Ingredienti:
140 gr di zucchero
7 uova
6 dl di latte intero
mezzo baccello di vaniglia

Procedimento:

In una pentola scaldate il latte senza bollirlo con lo zucchero mescolando con cura per far sciogliere completamente lo zucchero.
Togliete il latte dal fuoco, aromatizzatelo con la vaniglia e lasciate riposare per una ventina di minuti; poi togliete il baccello di vaniglia.

Intanto sbattete 3 uova intere e 4 tuorli e unite un cucchiaio alla volta il latte.
Preparate adesso il caramello: fate sciogliere in un pentolino a fiamma bassa 30 gr di zucchero con qualche cucchiaio di acqua.
Cuocete fino a quando non scurisce.
Per la buona riuscita del caramello ricordate di non mescolare lo zucchero mentre si sta sciogliendo.
Per una caramelizzazione omogenea, piuttosto rigirate la pentola.

Distribuite il caramello velocemente in stampini individuali o in un unico stampo in silicone ( come quello del ciambellone) e poi versate il composto di latte e uova filtrandolo per evitare la formazione di schiuma.

A differenza della crema inglese, il Creme Caramel è addensato tramite la cottura a bagnomaria: ecco perché non c´è bisogno di mescolare in continuazione.
Fate cuocere a bagnomaria in forno non troppo calda ( 150 gradi) per 45 minuti.
Questa cottura permette di cuocere il Creme Caramel molto lentamente e senza sbalzi di temperatura e le proteine hanno tutto il tempo di coagulare e formare il caratteristico solido gelatinoso.

Per capire se la crema è cotta basta infilare uno stuzzicadenti e vedere che ne esca asciutto. Fate prima raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigorifero e sformate solo al momento di servire incidendo delicatamente i bordi del Creme Caramel con un bastoncino e capovolgendo lo stampo su un piatto.
A piacere, potete arricchirlo con qualche ciuffo di panna

Variante:
Se volete cucinare un Creme Caramel alternativo ed originale, potete preparare un latte aromatizzato al caffè.
Invece della vaniglia basta lasciare in infusione una manciata di chicchi di caffè nel latte tiepido.

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Come Preparare Dolci Leggeri

Chi lo dice che i dolci sono i nemici della linea?
Basta qualche piccolo accorgimento nella scelta degli ingredienti per preparare dolci sani e con poche calorie, ma senza rinunciare al gusto.

Questi consigli sono utili anche per i bambini, non solo per chi deve perdere qualche chilo di troppo, perché mangiare sano è la prima regola per vivere bene.

La scelta degli ingredienti:

Scegliete le farine integrali che sono meno caloriche di quelle 0 e 00.

Sostituite il burro con l’olio extravergine di oliva.
Altri sostituti di 100 grammi di burro sono 50 grammi di ricotta o 125 di yogurt intero.

Per quanto riguarda la panna basta dimezzare le dosi e incorporare un albume montato a neve. Al posto della panna liquida è ottimo il latte.

Se volete preparare un Pan di Spagna light potete sostituire le sei uova intere della ricetta classica con 3 uova più 3 albumi montati a neve.
Questo perchè i grassi delle uova si trovano soprattutto nei tuorli.

Per una crema pasticcera leggera potete mescolate latte, amido di mais e zucchero. Gusto ottimo per una crema senza uova.

Nelle torte lievitate al posto dello zucchero mettete la stessa quantità di marmellata, con più frutta e meno saccarosio.
In generale, nei dolci, sostituite lo zucchero con il succo di mele e le carote.

Versione “light “della torta con carote e nocciole:

Ecco come preparare un dolce gustoso e adatto a grandi e piccini sostituendo gli ingredienti classici con altri meno calorici.

Ingredienti:

200 gr di farina integrale

150 ml di succo di mela

200 gr di nocciole

300 gr di carote

50 ml di olio extravergine di oliva

20 gr di lievito per dolci

1 scorza di limone grattugiata

sale

Procedimento:

Tagliate alla julienne le carote e tritate le nocciole fino a formare una farina.

In una ciotola disponete tutti gli altri ingredienti, aggiungete le carote e le nocciole e mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.

Imburrate un ruoto e infornate a 180 gradi in forno preriscaldato per 40 minuti.

Avrete ottenuto una torta, profumata e gustosa, ma molto leggera.
Una fetta, infatti, apporta solo 200 calorie rispetto alle più di 300 della versione classica.

Non ci sono le uova, uno degli ingredienti base dei dolci così come il burro.

Il burro, contrariamente a quello che si crede, ha meno calorie dell’olio ma contiene moltissimi grassi saturi: 250 grammi di grassi saturi in appena 100 grammi
di burro.
E’ un alimento dannoso per il colesterolo, la cui quantità giornaliera è di 300 grammi.

Fare degli impasti con farine integrali e frutta e verdura permette di tenere sotto controllo la glicemia perché si riduce l’assorbimento di carboidrati.

Sostituire lo zucchero con carote e succo di mela dimezza l’apporto di calorie e permette di beneficiare di sostanze preziose come il betacarotene.

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Come Fare la Pasta Sfoglia

La pasta sfoglia è una delle ricette più usate in cucina ed è alla base di tante torte, brioche e dolcetti.

Il procedimento non è né semplice né veloce: ci vuole almeno un’ora di preparazione e un’ora e mezza di riposo.
Ma la soddisfazione di preparare una pasta sfoglia in casa e non comprarne una surgelata vi ripagherà di ogni sforzo. Il sapore genuino dell´impasto vi conquisterà.

Ingredienti:

250 gr di burro

250 gr di farina di manitoba

90 ml di acqua

5 gr di sale

Procedimento:

Impastate il burro e 90 gr di farina fino a formare un panetto rettangolare.
Lasciatelo riposare coperto da un canovaccio in un posto freddo.

Disponete a fontana la farina restante sul tavolo, aggiungete sale e acqua fredda e lavoratela fino ad ottenere un impasto morbido.
Impastate a lungo, dategli una forma rettangolare e, dopo averlo avvolto con la carta trasparente, mettetelo in frigo a riposare coperto da un canovaccio per una trentina di minuti.

Trascorso il tempo, tirate col mattarello il secondo impasto fino ad aprirlo totalmente e posizionate al centro il primo panetto che avete preparato di farina e burro.

Avvolgetelo con i lembi della sfoglia facendo attenzione a non far formare delle bolle di aria; la pasta deve avvolgere perfettamente il panetto.
Fatelo riposare per un quarto d’ora in frigorifero.

Trascorsi i quindici minuti, iniziate a spianare l’impasto cercando di non far fuoriuscire il burro dai lati; formate un altro rettangolo, ripiegatelo in quattro e fatelo riposare nuovamente per un altro quarto d’ora in frigo.

Ripetete quest’operazione per altre quattro volte o anche per più volte. Tenete presente che ad ogni spianatura e riposo dell´impasto, corrisponde uno strato di pasta sfoglia.

Terminati gli strati, stendete poi la pasta in base alle vostre necessità.

La pasta sfoglia deve cuocere a 220 gradi per 25 minuti.

Se la preparate il giorno prima per il giorno dopo, otterrete una pasta di sfoglia a prova di chef.

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Come si Esegue la Volée a Tennis

Se c’è un colpo a rischio di estinzione nel circuito del tennis individuale, questo è la volée. Il tennis moderno, infatti, punta tutto sulla potenza del servizio e sul gioco da fondo campo, mentre sempre più raramente ci si avvicina alla rete per mettere a segno il punto.

L’estetica lascia il posto all’efficienza, nonostante alcune eccezioni ancora presenti nel circuito. Chi utilizza il colpo a volo spesso porta a casa il punto, ma non tutti gli specialisti di questo servizio riescono ad ottenere lo stesso successo sotto rete.

Il doppio è, logicamente, in contrapposizione al gioco individuale. Nel due contro due, il servizio e la volée sono fondamentali. Viene considerato “volée” un tiro preso al volo, assestato prima che la palla rimbalzi a terra nel proprio campo di gioco, solitamente nella zona più vicina alla rete.

Mettere a segno questo colpo richiede doti naturali, quali: velocità, posizionamento, riflessi, intelligenza e tecnica. Il colpo a volo, infatti, spesso comporta qualche rischio, dal momento che l’avversario può rispondere con un colpo più pesante ma, se invece è ben eseguito, risulta essere davvero utile.

Essendoci a disposizione pochissimo tempo di reazione, ci sono diversi automatismi necessari per comprendere la corretta esecuzione del colpo. In posizione di attesa sotto rete, le racchette da tennis devono essere tenute frontali e alte. In guardia.

Dopo aver individuato la direzione della palla, il giocatore deve mettere in avanti il piede opposto all’area di impatto, mettendo il corpo di profilo ed equilibrando il peso prima dell’impatto. Ciò dovrebbe avvenire con la racchetta che arriva da dietro e leggermente dall’alto, naturalmente quando la traiettoria lo consente.

C’è poi da fare una differenziazione tra volée di dritto e di rovescio. Se la distanza dalla rete è grande, il giocatore deve trovare un impatto più profondo che non comporti rischi. Più vicino alla rete, invece, si può fare punto attraverso colpi trasversali. Con la giusta sensibilità, con forza e con un polso incredibile.

Il tempo di risposta è sicuramente una qualità di grande valore per qualsiasi giocatore, soprattutto in posizione di attacco sotto rete. Raggiungere la perfetta sincronia tra la reazione visiva e quella fisica richiede molto allenamento ed un talento innato. L’impugnatura consigliata è la Continental, così come per molti altri servizi.

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Come si Esegue lo Smash a Tennis

Lo ‘smash’ o schiacciata è uno dei colpi più “appetitosi” del tennis e, di conseguenza, uno dei più rischiosi. A vederlo sembra un colpo abbastanza facile ma nella realtà non è così, perché dipende da molti fattori che rendono il risultato alquanto imprevedibile. Ed è anche per questo che è considerato un colpo spettacolare.

La meccanica è molto simile a quella del servizio, quindi un buon giocatore di solito mette lo ‘smash’ tra i suoi colpi preferiti.

Lo smash è il colpo più conclusivo del tennis, è molto offensivo e variabilmente rischioso. Normalmente viene utilizzato come difesa ad un attacco ma sono molti i giocatori che, con un pizzico di aggressività in più, cercano il punto proprio con questo tiro. Perché è un tiro che alla fine tende più a premiare che non a penalizzare.

La teoria di questo colpo è molto più facile della pratica, visto che è molto simile a quella del servizio. In entrambe i casi, infatti, i giocatori normalmente prediligono l’impugnatura Continental, anche se ce ne sono alcuni che impugnano le loro racchette da tennis con il ‘drive’, almeno provvisoriamente.

Il primo punto chiave per effettuare una buona schiacciata è la posizione. Una volta che l’avversario effettua il tiro, è il momento di indovinare la traiettoria della pallina e trovare quindi la posizione d’impatto ideale. Una volta in posizione, la mano sinistra (o destra se si è mancini) segnala la caduta della pallina, mentre la mano destra rimane in attesa dietro la testa.

Quando il giocatore ha la palla sopra la testa, deve colpirla quando essa si trova ancora in avanti rispetto al suo corpo, con il braccio destro teso al massimo e molta accelerazione di polso. Infine, il braccio che colpisce deve abbassarsi verso il lato opposto, proprio come nel servizio.

Il risultato sarà un colpo fortissimo difficile da contrastare, anche se a volte causa errori irreparabili nella misurazione: contro la rete o dieci metri oltre la linea di fondo. Per ridurre i rischi, i giocatore più talentuosi puntano a volte su schiacciate più ‘sfiorate’, utilizzando un liftato o topspin.

Un’altra variante può essere lo smash di rovescio, un tiro particolarmente complicato ma tremendamente efficace impiegato sia come tattica difensiva che di contrattacco.

A volte è meglio essere più calcolatori. Indietreggiare e restituire un colpo da fondo possono evitare di commettere gravi errori che potrebbero minare il morale di un giocatore e compromettere quindi l’intera partita.

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Come si Migliora il Servizio a Tennis

L’importanza del servizio nel tennis è evidente, anche se spesso viene messo sotto accusa. Si tratta di un colpo primordiale, decisivo nella maggior parte delle partite di tennis, sia tra i professionisti che tra i dilettanti. Ed è anche il più complesso.

Tenere il servizio garantisce un gioco, almeno, la disputa di morte improvvisa. Solo la terra battuta può mettere in dubbio la sua importanza, in quanto l’argilla rallenta i colpi più potenti, ma permette comunque un buon servizio.

Non tutto è potenza, anche se un giocatore dotato di questa caratteristica può accaparrarsi moltissimi punti “gratis” durante una partita. Nel corso della storia, sono molti i giocatori che si sono specializzati nel servizio.

Alcuni, come Pete Sampras, hanno saputo elevare tale colpo alla perfezione assoluta. In questo modo, partita dopo partita, l’ex numero uno ha guadagnato decine e decine di punti a suo favore, vincendo di conseguenza numerosissimi titoli professionali.

Gran parte del suo successo sta nel talento del giocatore, anche se allenamenti coscienziosi e prolungati affinano la tecnica del servizio portando al raggiungimento di ottimi risultati.

La meccanica della battuta può essere suddivisa in più fasi. In primo luogo, posizionamento ed equilibrio. Poi, il lancio della pallina che precede l’impatto e la terminazione.

Prima di eseguire un servizio, ci si deve posizionare oltre la linea di fondo, mettere in avanti il piede opposto al braccio con cui si tira e l’altro parallelo alla linea, per sostenere il peso del corpo. E’ arrivato quindi il momento di scegliere la direzione e il tipo di colpo (piatto, slice, Kick).

Il momento del lancio della pallina è il più complesso, in quanto richiede un gioco di coordinazione quasi perfetto. Una mano lancia la palla in alto, mentre l’altra solleva la racchetta da tennis per colpirla in perfetta sincronia. Quando il gomito arriva all’altezza delle spalle, una leggerissima pausa precede l’impatto, mentre il peso del corpo avanza verso il piede messo in posizione anteriore. Tutto in un secondo.

Logicamente, dovendo la palla superare la rete, l’impatto dovrebbe avvenire sempre al di sopra la testa e con il braccio ancora perfettamente allungato. Infine, il braccio che ha tirato la palla viene flesso verso lo stomaco, mentre l’altro va intorno alla vita.

Con un po’ di tempo e perseveranza, un giocatore di livello medio-basso noterà un sensibile miglioramento nel suo servizio. Ora prenota un campetto, mettiti le scarpe da tennis, riscaldati e prova tutti i passaggi.

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Come Eseguire il Colpo del Dritto a Tennis

Il ‘diritto’ è il colpo più intuitivo del tennis e, di conseguenza, il più facile da assimilare un po’ per tutti. Giocatori professionisti e dilettanti sfoggiano (a volte eccessivamente) il loro diritto a scapito del rovescio.

Tuttavia, ci sono ormai diverse sfumature di questo tiro che ne aumentano la difficoltà: dritto corto, piatto o liftato. Hanno tutti il loro perché, anche se il corto si utilizza sempre meno e viene ormai utilizzato solo come ultima speranza in fase di difesa.

Il liftato, invece, ha avuto sempre più fama. Bisogna colpire la palla dal basso e accelerare mantenendo la racchetta bloccata. Così facendo, le palle prendono effetto, peso ed altezza a fondo campo. E il gioco si fa particolarmente difficile per qualsiasi avversario.

Il piatto infine è molto più diffuso. Presuppone una predisposizione ben chiara per il gioco diretto e veloce. Senza remore o scambi prolungati. Il colpo piatto implica più rischi rispetto al liftato, perché la palla ha meno spazio sulla rete.

Avere un buon diritto non ne garantisce il successo, visto che è un requisito abbastanza comune. Il ‘diritto’ è alla base del tennis ma sono il servizio ed il rovescio a definire il livello effettivo di un giocatore.

Tuttavia, con un buon equilibrio nel repertorio, il ‘diritto’ è il modo più comune per fare punti. La strada dritta per la vittoria. Tutti i giocatori del mondo collezionano ‘winners’ grazie ai loro dritti, associando sportivamente concetti diversi come potenza e precisione.

Tuttavia, questo colpo è un’arma a doppio taglio. La fiducia è spesso fuorviante e converte il diritto in un tunnel fitto di errori. Prende tanto quanto dà, o anche di più, se le nostre condizioni psicologiche sono piuttosto deboli.

In ogni caso, l’esito di un diritto dipende sempre da come lo si accompagna. Insieme ad un rovescio preciso, ci starà sicuramente meglio. Dopo un servizio potente, sarà più decisivo. Per quanto si possa credere che sia il miglior colpo, non può fare tutto da solo.

Casa

Come Arredare la Camera di un Bambino

Arredare la stanza di un bambino è una delle cose più divertenti che ci siano. Le nostre case infatti rispecchiano molto il nostro essere adulti, la personalità che ci siamo costruiti, i nostri gusti e il nostro stile.

Ma quando arrediamo la stanza di un bambino non lo facciamo solo con il cervello, entra in gioco anche la nostra componente bambina, quella che ci fa pensare sia alla praticità sia all’allegria di svegliarsi ogni giorno in uno spazio “su misura“, creativo e colorato.

È bello (e doveroso) a volte dimenticarci la parte più razionale di noi stessi e scendere i gradini dell’età per ritrovarci a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, e l’arredamento della loro camera è un ottimo modo per iniziare a sviluppare questa capacità così importante per rapportarci ai nostri figli. Vogliamo chiamarla empatia? Bene, oggi cercheremo di unire la praticità dell’organizzazione di una stanza con l’empatia dell’arredamento nei confronti dei piccoli di casa!

Un tappeto
A meno che i vostri figli non siano allergici agli acari e alla povere, un tappeto è un must in ogni stanza dei bambini.
Se il pavimento è freddo (in ceramica o marmo ad esempio) li aiuterà a limitare il trauma dello scendere dal letto la mattina, ma anche a giocare per terra senza rischiare un raffreddore.
Se il pavimento è in un materiale caldo come il legno sarà comunque uno strumento utile perché sedersi sul morbido è sempre più comodo, ma anche perché in caso di incontrollabili attacchi artistici i colori andranno a sporcare il tappeto e non il pavimento con grande vantaggio nel pulire gli eccessi creativi.

L’angolo del disegno
Ma in generale possiamo parlare di un angolo dedicato alla creatività. Avere uno spazio di questo genere nella propria stanza è una magia per ogni bambino che potrà dedicarsi alle sue opere preferite in tutto tranquillità è concentrazione.
I piccoli sono eccezionali nel dedicare tutta la propria attenzione a una specifica attività manuale o creativa, ma hanno bisogno di spazi dedicati e di rispetto per l’importanza di questi momenti che saranno fondamentali nel loro percorso di sviluppo.
Dedichiamo quindi alcune mensoline e dei contenitori colorati e facili da spostare ai materiali da disegno, paste modellabili, colle, ritagli di carta, ecc… così da facilitare la loro autonomia nel gestire un tipo di lavoro così personale.

Mobili contenitori
I bambini hanno sempre moltissimi giochi a cui con il tempo si aggiungeranno anche i materiali scolastici, quindi diventa fondamentale dotare la loro stanza anche di contenitori che aiutino a tenere in ordine.
Se abituiamo i nostri figli a tenere per bene le loro cose fin da piccoli, sarà più facile ottenere collaborazione anche su tutto il resto della gestione domestica perché avranno imparato che l’ordine quotidiano è più semplice del dover recuperare un caos ormai incontrollato.
Se sceglieremo inoltre soluzioni modulari sarà possibile adattare la stanza alla loro crescita.
Se guardate asili e scuole dell’infanzia cosa vedete? Piccoli tavolini, seggioline a misura di bimbo, armadietti che possano aprire da soli con piccole grucce per piccole mani.
Perché non pensare a queste cose anche nell’arredare la loro stanza? Letti su cui possano salire facilmente, cassetti dell’armadio facilmente raggiungibili, tavoli e sedie su cui possano stare senza aiuto e sorveglianza degli adulti sono solo alcuni degli esempi di quanto possa essere facile rendere una stanza rispettosa delle loro possibilità e, soprattutto, misure.

Luce
Gli ambienti dove vivono i bambini dovrebbe essere molto luminoso se vogliamo che diventi di più di un posto in cui dormire.
Voi passereste le vostre giornate in un luogo buio e cupo? Non penso proprio. Quindi cerchiamo di creare spazi luminosi per i nostri bambini, giocando con colori chiari (i pastello sono i migliori) e con gli specchi che ampliano otticamente la stanza e riflettono la luce dandole respiro.
Altro elemento che può essere utile è l’umidificatore, che permette di mantenere il livello di umidità nella stanza a livelli corretti e che spesso integra elementi luminosi.

Infine, la magia
L’ultimo punto da non dimenticare è la magia. La stanza di un bambino ha bisogno di elementi magici, un po’ pazzi.
Un volo di farfalle dipinto sul muro o attaccato a stickers su un armadio, uno specchio di forme strane, un quadro che sappia di fiabe, tutte queste cose aiuteranno i bimbi a crescere senza perdere di vista la meraviglia e la magia che ogni bambino dovrebbe avere.