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Cancello con Apertura Automatica – Come Funziona e Scelta

Il cancello ad apertura automatica è un tipo di cancello che consente di recintare la vostra abitazione e di sfruttare un meccanismo di apertura moderno e innovativo. Leggi la guida per conoscere caratteristiche, tipologie, come scegliere ed esigenze di manutenzione.

A cosa serve e come funziona

L’apertura automatica è una funzione particolarmente utile per un cancello, dal momento che consente di evitare la fatica fisica di dover aprire o chiudere le ante di un cancello a battenti o di dover far scorrere nella propria guida la parte mobile di un cancello scorrevole. L’apertura automatica avviene tramite il tasto di un radiocomando, pertanto risulta particolarmente utile per chi abbia bisogno di entrare o uscire dalla proprietà in auto, dal momento che non sarà necessario scendere per chiudere il cancello (o aprirlo quando si torna a casa).
Fatta eccezione per il meccanismo di apertura, generalmente i cancelli automatici non si differenziano molto dai classici cancelli in ferro, noti per la loro sicurezza. Il meccanismo di apertura automatica funziona elettricamente e risponde agli impulsi di un radiocomando. I meccanismi elettronici sono installati alla base della recinzione, in prossimità dei pilastri che reggono le ante, ma talvolta possono essere interrati per ottenere un risultato migliore dal punto di vista estetico.

Tipologie

Potrete scegliere tra un gran numero di meccanismi automatici, da applicare a qualsiasi tipo di cancello, sia esso in legno o in ferro battuto. In generale, potrete scegliere tra due tipologie principali di cancelli, che si differenziano per il tipo di apertura. Nel caso di un cancello ad ante o a battente, le ante si aprono ruotando su un fulcro, con un meccanismo uguale a quello di una porta. Generalmente le ante si aprono verso l’interno della proprietà, perciò sarà necessario lasciare libero un ampio spazio per l’apertura dei battenti. Il cancello con meccanismo di apertura scorrevole, invece, si apre mediante lo scorrimento della parte mobile su una griglia, fino a lasciare un varco. Si tratta di un tipo di apertura più adatto nel caso in cui non disponiate dello spazio sufficiente per un cancello a battente.

In base alla destinazione d’uso, i cancelli scorrevoli possono essere classificati in tre tipologie: ad uso residenziale, ad uso condominiale, ad uso intensivo. Scegliete dunque il tipo di cancello più adatto in base alle vostre esigenze e all’uso che avete in mente di farne. Oggi i cancelli con meccanismo di apertura automatico sono molto più efficienti che in passato e migliorano sensibilmente ogni anno. Grazie a questo tipo di apertura non farete nessuna fatica per aprire anche i cancelli più pesanti, ad esempio quelli in ferro battuto. Si tratta di cancelli dalla lunga durata e che offrono una notevole resistenza alle intemperie.

I vecchi modelli non riuscivano a funzionare o potevano essere danneggiati in caso di forte vento o pioggia, mentre quelli moderni riescono a funzionare anche in caso di presenza di ghiaccio, sebbene quest’ultimo possa talvolta bloccare la parte mobile e impedirle di scorrere sulla griglia. Alcuni tipi di cancelli offrono meccanismi di regolazione della velocità di movimento delle ante, e permettono a queste di chiudersi dolcemente, senza colpi improvvisi. Inoltre, qualora una persona passi in mezzo alle ante mentre si stanno chiudendo, grazie a sensori intelligenti il movimento viene bloccato. Molti cancelli sono anche dotati di sistemi che annullano il rumore durante l’apertura.

Come scegliere

Qualora desideriate un cancello dotato di meccanismo di apertura automatico potrete richiedere un preventivo per conoscere i costi nello specifico. La prima cosa da fare tuttavia, è tenere a mente alcune considerazioni.

Valutate quanto spazio avete a disposizione, poiché può comportare una scelta obbligata del tipo di cancello. La prima decisione da prendere, infatti, è se acquistare un cancello a battenti (che, ricordiamo, ha bisogno di più spazio per permettere l’apertura delle ante verso l’interno) o scorrevole. Considerate anche la conformazione del terreno e l’eventuale presenza di ostacoli.
Valutate il prezzo dal cancello, che sarà diverso a seconda del meccanismo di apertura, del tipo di cardini e della qualità dell’automatismo. Il meccanismo di apertura automatica potrebbe constarvi circa 400 euro, ma per alcuni modelli avanzati si arriva anche a 1500 euro.
Al costo di base del cancello e dell’automatismo dovrete aggiungere la spesa necessaria per installare l’automatismo, che richiederà un tecnico specializzato.
Infine, dovrete aggiungere il prezzo dei radiocomandi per aprire e chiudere il cancello, il cui prezzo parte da circa venti euro.

Manutenzione

Sebbene i meccanismi elettronici moderni richiedano sempre meno manutenzione e assicurino una lunga durata, è importante fare attenzione a mantenerli puliti e lubrificati. Considerate che, in caso di rottura, sarà necessario affrontare delle spese per sostituirli. Inoltre, nel caso di una mancanza di corrente elettrica, sarete costretti ad aprire il cancello manualmente. Dal punto di vista visivo, i cancelli con meccanismo automatico non sono molto diversi da quelli con meccanismo di apertura manuale, poiché gli automatismi moderni non sono per niente ingombranti e in genere sono nascosti alla vista. Ad esempio possono essere posizionati alla base del cancello, oppure internamente ai pilastri, o ancora possono essere interrati.

In qualsiasi caso, il cancello scorrevole non penalizza la proprietà dal punto di vista visivo, e in genere l’unica parte visibile sono le lampade posizionate sopra le colonne, che lampeggiano in caso il cancello venga aperto o chiuso. Un impianto di qualità, trattato con le giuste precauzioni, potrà durarvi tutta la vita. Se farete attenzione a effettuare periodicamente le operazioni di pulizia e manutenzione e a non sottoporlo a uno stress eccessivo, il cancello scorrevole vi renderà la vita molto più semplice.

 

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Cancello in Ferro per Esterni – Caratteristiche e Prezzi

Volete proteggere la vostra abitazione? O possedete un terreno o un giardino che volete circondare e separare dall’ambiente esterno? Un cancello è quello che fa al caso vostro. In commercio esistono diversi modelli di cancello, realizzati con vari tipi di materiale. Tra tutti, quello in ferro è sicuramente il più utilizzato. Esso, infatti, non solo rappresenta una buona soluzione in fatto di sicurezza, ma il suo stile, diverso in base al gusto personale, si adatta con tutto ciò che lo circonda. Non dimentichiamo che il ferro è, ed è sempre stato, uno dei materiali più diffusi e utilizzati dall’industria.

Come è fatto

Come è stato appena detto, il ferro è uno dei materiali più utilizzati nel campo dell’edilizia e in molti campi dell’industria. Questa sua diffusione la si deve principalmente alle sue caratteristiche fisiche e tecniche, che lo rendono uno dei metalli più resistenti agli agenti atmosferici. Nel caso particolare dei cancelli, poi, il ferro possiede tutte le qualità che dovrebbe possedere una recinzione funzionale.
Proviamo ad elencarle:

Anzitutto i cancelli in ferro sono dotati di robustezza, stabilità e resistenza. Questo gli permette di sopportare ogni tipo di pressione, soprattutto in città, agli urti dovuti ai mezzi di trasporto.
Resistono benissimo alle intemperie, come la pioggia, il freddo e il ghiaccio. Neanche il sole ha alcune effetto su di esso.
Soprattutto, i cancelli in ferro non si distruggono mai, vivono in eterno.
Proprio perché robusti e resistenti, sono anche indeformabili. Per deformarsi dovrebbero essere sottoposti a degli urti molto violenti.
Offrono una garantita sicurezza alle abitazioni.
Si prestano alle più diverse manifatture, in relazione al gusto personale del compratore.
Tra tutte queste caratteristiche, senza dubbio la più importante, quella che rende il cancello in ferro uno dei prodotti più diffusi e acquistati, è quella della resistenza e robustezza. Quest’ultima si fa evidente soprattutto se paragoniamo il cancello in ferro a quello in legno, di gran lunga meno duraturo. Il legno, anche se trattato, non potrà mai garantire la stessa durata nel tempo e la stessa protezione garantita invece dal ferro. Il ferro se trattato con altri materiali, come lo zinco, e con prodotti antiruggine, sarà in grado di reagire meglio agli agenti atmosferici e resistere più a lungo e bene nel tempo.

Modelli

Il mercato ci offre un’ampia gamma di cancelli in ferro, di ogni tipo, forma e dimensione. Possiamo trovarne di ogni altezza, verniciati o conservati al naturale. Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Ce ne sono di già realizzati, da scegliere, dunque, su degli appositi cataloghi, avendo cura di fornire le misure adatte alle nostre esigenze. Se lo preferiamo, possiamo anche accordarci con il venditore e farcene realizzare uno a nostro piacere. Il pregio del ferro è proprio quello di poter assumere le forme più svariate. Si tratta, infatti, di un materiale che a caldo diventa molto duttile e questo gli permette di essere forgiato in innumerevoli forme.

In commercio pertanto troviamo cancelli in ferro di ogni stile, si va da quelli più semplici, le cosiddette inferriate, costituiti da delle semplicissime sbarre, a quelli più articolati, molto decorati, ma meno diffusi. Tecnicamente, esistono determinate tipologie di cancello in ferro:

-Ad un’anta
-A due ante
-Cancelli scorrevoli
I cancelli ad un’anta sola, di solito sono i cancelli che permettono il passaggio delle persone. I cancelli a due ante, sono, invece, quelli utilizzati per il passaggio delle auto. I cancelli scorrevoli, sono anche questi dei cancelli destinati al passaggio dei mezzi di trasporto, ma rispetto a quelli a due ante sono meno ingombranti, poiché il loro funzionamento prevede un’apertura orizzontale e non esterna o interna.

Valenza estetica

Va tenuto presente che la caratteristica per eccellenza di un cancello in ferro, come è stato da poco detto, è sicuramente la sua capacità di resistenza e di protezione. Questo vuol dire che se dobbiamo fare una scelta da un punto di vista artistico e stilistico, sicuramente il cancello che più si presta ad arredare esternamente un’abitazione è quello in legno. Il ferro non ha le stesse caratteristiche decorative di quest’ultimo. Il legno è un materiale che in ogni posto offre calore, accoglienza e stile, al contrario il ferro, con il suo colore grigio spento, appare freddo, poco accogliente e poco affascinante, soprattutto per chi adora i colori più vivaci.

Di conseguenza il cancello in ferro risulta essere adatto ad un ambiente più formale, come quello urbano, a protezione dunque delle case di città. Ciò non toglie che anch’esso possa avere la sua bellezza artistica, basta sceglierne uno diversamente lavorato e maggiormente rifinito e decorato, che si abbini al contesto esterno, alla casa e al giardino.

Quanto costa

Rispetto ad altri cancelli, come ad esempio quello in legno, il cancello in ferro è sicuramente più costoso. Per cui prima di acquistarne uno è bene sempre tener conto di quanto vogliamo e possiamo spendere. C’è però da dire che un cancello in ferro rispetto ad uno in legno ha una maggiore resistenza e quindi una vita molto più lunga. Di conseguenza è meno subordinato a rotture e a spese di riparazione. Anche i costi della manutenzione sono più bassi. Un cancello in metallo non richiede eccessive attenzioni, almeno non le stesse di un materiale naturale, basta solo passare dell’antiruggine perché possa resistere alle variazioni atmosferiche.

Un costo medio non si può stabilire, perché in commercio esistono varie tipologie di cancelli in ferro, dai prezzi variegati. Un cancello di base può costare all’incirca 60 euro al metro lineare, mentre un cancello più articolato, finemente lavorato e dotato di antiruggine, ha un prezzo sicuramente maggiore, che può arrivare a toccare le soglie dei 800 euro. Se poi aggiungiamo anche la verniciatura il prezzo sale del 20% e del 30%. Se state per acquistare un cancello, non dimenticate mai di calcolarne bene le misure. Per evitare che la vostra spesa risulti inutile, accertatevi che il piazzale interno riesca a contenere l’apertura del cancello.

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Cancello in Legno per Esterno – Vantaggi e Svantaggi

Una recinzione in legno oltre a rappresentare una delle migliori soluzioni da un punto di vista economico e della funzionalità, ha il pregio di donare alla vostra casa anche un aspetto accogliente, familiare. Leggi la nostra guida per conoscere le sue caratteristiche e sapere come scegliere il modello più adatto alla tua casa.

Caratteristiche

Il legno, infatti, è da sempre considerato uno dei migliori materiali in quanto a stile, bellezza e raffinatezza. Sia all’interno che all’esterno delle abitazioni è in grado di realizzare ambienti sobri, eleganti e allo stesso tempo informali e familiari. Una delle qualità principali del legno è difatti quella di riuscire ad adattarsi ad ogni tipo di ambiente e situazione.

La sua estrema versatilità lo rende fautore di stili di diverso tipo, da quello naturale, a quello rustico e, se preferiamo, anche a quello orientale. Se ad esempio, lo lasciamo semplice, con il suo colore naturale, può essere molto adatto per ambienti rustici. Nel caso di cancelli realizzati in legno, una struttura semplice, costituita di una comunissima staccionata, lasciata nel suo colore d’origine, risulta molto adatta per case rustiche come ville di campagna. Se invece preferiamo realizzare dei giardini in stile orientale possiamo sempre decorare il cancello con del bambù e usando diversi tipi di materiale.

Unico limite è lo stato di conservabilità di questo materiale. Umidità, intemperie, insetti ecc potrebbero danneggiarlo, soprattutto se il legno non è verniciato. Per questo motivo è consigliabile un’attenta e accurata manutenzione che consiste nel passare regolarmente prodotti protettivi e lubrificanti per cerniere e serrature.

Modelli

Da quello che è stato appena detto si evince allora che non esiste un unico modello di cancello in legno, al contrario ne esistono diverse tipologie. Si va, dunque, dalle più semplici staccionate che recintano le classiche case di campagna, fino ad arrivare a modelli più elaborati e rifiniti che circondano le ville e i palazzi di periferia e città. Uno degli aspetti positivi del cancello in legno è la facilità con cui esso viene realizzato. La sua costruzione e il suo assemblaggio non richiedono lo stesso impegno lavorativo richiesto invece dai cancelli realizzati in acciaio e in ferro. Quest’ultimi, infatti, oltre ad esigere una lunga e più elaborata lavorazione sono anche di gran lunga più costosi.

Sicurezza

Spesso, per offrire un maggiore impatto estetico, i cancelli in legno possono anche essere utilizzati per chiudere delle recinzioni di muratura o metallo, ma, fateci caso, quasi mai vengono utilizzati per scopi protettivi. Il motivo è che non offrono la medesima stabilità offerta invece da altri tipi di recinzione. Per tale motivo i cancelli in legno sono preferibili per una recinzione interna. Tuttavia anche questo tipo di struttura, può offrire una certa affidabilità, basta optare per un cancello di tipo lamellare, piuttosto robusto, e dotare il cancello stesso di serrature, cardini e maniglie. Certo questa soluzione non offrirà la stessa misura di protezione tipica degli impianti in muratura e in metallo ma sicuramente colmano le minime esigenze di difesa.

Prezzi

Detto ciò, la domanda che dobbiamo porci a questo punto è: ma quanto costa realizzare un cancello in legno? Anche se il legno, di per sé, non è un materiale molto costoso, non è possibile stabilire un prezzo esatto. Quest’ultimo, infatti, varia in base al tipo d’impianto scelto, alle sue dimensioni e alle sue caratteristiche. E a riguardo il mercato ci offre un’ampia gamma di soluzioni, spesso anche molto diverse tra loro. Ovvio è, che i cancelli più elaborati, che richiedono una più articolata lavorazione hanno un costo maggiore rispetto ai cancelli più semplici, come le lineari staccionate.

Tutto ruota intorno a ciò che vogliamo realizzare. Se la vostra esigenza è unicamente quella di recintare l’abitazione potete allora optare per un cancello meno elaborato e più economico, se al contrario oltre all’esigenza prima di circondare la vostra casa volete anche curare l’aspetto estetico e quindi decidere per una recinzione più rifinita, dovete sicuramente prepararvi ad affrontare una spesa più grande.

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Cancello in Ferro Battuto – Vantaggi e Svantaggi

Tra tutti i tipi di cancelli, quelli in ferro battuto sono tra i più apprezzati dal punto di vista estetico. Questo tipo di cancello offre una grande resistenza, ma ha anche ottime potenzialità sul piano decorativo. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, costo, manutenzione e come scegliere il modello più adatto alla tua casa.

Caratteristiche

Si tratta di un cancello costituito da assi verticali che possono variare per quanto riguarda solidità e dimensioni, incrociate da altre assi orizzontali. La funzione principale del cancello è quella di proteggere la vostra abitazione e proprietà dai pericoli rappresentati dall’ingresso di intrusi, e di garantire la sicurezza del vostro spazio, separandolo da quello pubblico.

Il ferro battuto è un materiale resistente e robusto, che offre un’altissima durata nel tempo e che da sempre viene utilizzato nel campo dell’edilizia e dell’arredamento. Questo metallo, infatti, garantisce la costruzione di strutture altamente resistenti, come recinzioni e divisioni, le cui proprietà tecniche lo rendono un materiale altamente ricercato. Per quanto riguarda le sue proprietà estetiche, le potenzialità del ferro battuto sono molteplici, dal momento che si tratta di un metallo semplice da lavorare, che può essere plasmato in diversi modi per soddisfare ogni vostra esigenza.

Il ferro battuto

Il ferro battuto è un metallo che si ottiene in seguito alla lavorazione a caldo del ferro. Può essere utilizzato per la produzione di cancelli e altre strutture per le quali debba essere garantita una certa stabilità e resistenza. Di seguito elenchiamo le proprietà tecniche del ferro battuto.

-Durezza: si tratta di un materiale indeformabile.
-Alta durata: le strutture realizzate in questo metallo possono durare per tutta la vita.
-Resistenza: il ferro battuto ha un’alta resistenza alla pressione e non si deforma.
-Resistenza alle intemperie: se subisce operazioni aggiuntive, come la zincatura, il ferro battuto acquista una notevole resistenza agli agenti atmosferici.
-Pesantezza: i cancelli realizzati in questo metallo difficilmente possono essere abbattuti.
-Semplicità di lavorazione: si tratta di un metallo che può essere plasmato fino a raggiungere svariate forme.
L’ampia gamma di proprietà offerte da questo metallo, insieme alle sue potenzialità estetiche, lo rendono uno dei materiali più desiderati la realizzazione dei cancelli.
Una recinzione in ferro battuto offre un’altissima durata di vita e un grado di protezione davvero elevato. Nel caso in cui effettuiate regolarmente le operazioni di manutenzione, il cancello in ferro battuto proteggerà la vostra abitazione per sempre.
Come abbiamo accennato, questo metallo resiste molto bene alle intemperie e, a differenza del legno, non si rovina con il tempo, a patto che venga trattato con lavorazioni particolari come la zincatura. In questo modo, la vostra recinzione resisterà alla pioggia e all’umidità, ma anche alle ghiacciate invernali.

Tipologie di cancelli

In commercio è possibile trovare numerosi tipi di cancelli in ferro battuto, prodotti a livello artigianale o aziendale. Le tipologie principali di cancelli in ferro battuto sono essenzialmente due: a

-Cancelli a battente o ad ante: questo tipo di cancello si apre in maniera simile a una porta, con le ante che si muovono verso l’interno. Si tratta di un tipo di cancello che può avere un notevole valore decorativo, dal momento che le ante possono essere riccamente decorate o modellate a forma di punta di lancia e dotate di disegni speculari.
-Cancelli scorrevoli: l’apertura avviene mediante lo scorrimento di una parte mobile su una griglia posizionata nel terreno e parallela al cancello stesso. Si tratta di un tipo di apertura utile soprattutto qualora non abbiate molto spazio a disposizione, poiché i cancelli a battente richiedono un grosso spazio per l’apertura delle ante verso l’interno. Il cancello scorrevole risulta quindi meno ingombrante e invasivo.
Spesso i cancelli in ferro battuto, materiale molto pesante, sono dotati di meccanismi di apertura automatizzata, in modo da poterli aprire e chiudere con l’ausilio di un radiocomando, senza nessuna fatica. Una volta acquistato l’automatismo adatto, è bene farlo montare da un tecnico esperto o da un elettricista. Avrete a vostra disposizione una vasta gamma di soluzioni per il vostro cancello in ferro battuto, e vi rimarrà solo l’imbarazzo della scelta. Molte aziende specializzate realizzano cataloghi che è possibile consultare per farsi un’idea delle diverse possibilità. I diversi tipi di cancello si distinguono per via della scelta dello stile o del tipo di lavorazione. Qualora non troviate un modello che soddisfi le vostre esigenze potreste anche scegliere di commissionare il lavoro a un artigiano o a un fabbro. Il ferro battuto è un materiale piuttosto semplice da plasmare e un artigiano esperto riuscirà a creare il modello più adatto a voi e alla vostra proprietà. Si tratta sicuramente di una scelta più costosa, ma il risultato aumenterà notevolmente il valore della vostra abitazione.

Elemento di arredo per esterni

Oltre a rappresentare una soluzione ottima dal punto di vista della sicurezza della vostra proprietà, il cancello in ferro battuto ha delle enormi potenzialità decorative, tanto da arrivare a rappresentare un complemento d’arredo per il vostro giardino. Questo metallo è molto richiesto e viene utilizzato per realizzare complementi d’arredo sia per il giardino sia per l’abitazione, grazie al fatto che può essere lavorato in maniera semplice e che può assumere svariate forme.

Il ferro battuto può essere plasmato a caldo e un artigiano è in grado di piegarlo, curvarlo e fargli assumere anche le forme più complesse. Dal punto di vista delle sensazioni che comunica, pur essendo un materiale elegante e raffinato, non si può dire che racchiuda la stessa sensazione di calore del legno. Molto varia anche in base al disegno raffigurato nel metallo. Il colore nero del ferro battuto, in base al disegno, potrà comunicare maggiormente una sensazione di austerità o di eleganza. Un cancello realizzato in questo materiale può essere dotato delle decorazioni più elaborate. Il cancello può essere realizzato in svariate forme, dalle più semplici a quelle più complesse.

Ecco allora che le assi potranno assumere la forma di punte o lance, ma anche essere decorate con fiori o foglie, se non con stemmi e vere e proprie raffigurazioni decorative. La vostra casa potrà essere abbellita da decorazioni artistiche come i bassorilievi, e il cancello potrà abbinarsi bene ad altri elementi d’arredo del giardino in ferro battuto, eventualmente siano presenti, ad esempio tavoli, gazebo, statue, fontane o fioriere. A seconda del tipo di lavorazione, il cancello potrà comunicare un senso di rigore (qualora ad esempio sia decorato con forme geometriche regolari) o di fantasia e informalità nel caso in cui vengano raffigurate su di esso dei disegni particolarmente creativi.

Costo

Generalmente un cancello in ferro battuto costa più di un cancello realizzato in altri materiali e il motivo consiste nelle sue proprietà tecniche e artistiche, Si tratta infatti di un metallo elegante e di notevole valore, che dura nel tempo. Nel momento in cui si vogliono definire con esattezza i costi, però, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione. Il prezzo aumenta in caso il ferro battuto abbia subito speciali trattamenti per aumentare la resistenza agli agenti atmosferici o alla ruggine.

I costi variano anche in base al tipo di decorazione, semplice o complessa. Infine, il costo sarà diverso a seconda che si tratti di un cancello di produzione industriale o artigianale: Il cancello realizzato da un artigiano costerà ovviamente di più, essendo personalizzato in base al vostro gusto e alle vostre esigenze, ma il risultato potrà essere oltre ogni aspettativa. Durante la fase di progettazione, potrete fornire all’artigiano le vostre idee e chiedere consigli su come realizzarle.

Manutenzione

Le operazioni di manutenzione di questo tipo di cancello non comportano costi particolarmente alti né un grosso dispendio di energie. Si tratta infatti di un tipo di cancello solido, resistente agli urti e che dura nel tempo. Grazie a operazioni come la zincatura, il ferro battuto presenta anche un’alta resistenza alle intemperie e all’umidità, perciò le operazioni di manutenzione consisteranno in una semplice pulizia del cancello, e nel prestare attenzione che i meccanismi di apertura e chiusura si trovino sempre in ottime condizioni.

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Come Funziona il Cancello a Battente per Esterni

Tra i vari modelli di cancelli quello più utilizzato, che troviamo in ogni tipo di abitazione, dalla villa in periferia alla casa in città, è il cancello ad ante o a battente. Leggi la nostra guida per sapere quali sono le sue caratteristiche funzionali e come scegliere il modello adatto alla tua abitazione.

Caratteristiche

Il modello a battente, rispetto a quello scorrevole, la cui apertura ha un movimento di tipo orizzontale, è costituito di due ante uguali collegate ad un punto fisso per mezzo di cardini. La sua apertura è simile a quella di una porta, avviene all’interno, e per questo ha bisogno di una certa quantità di spazio che purtroppo non tutte le residenze possiedono. Nonostante ciò, per chi ha la possibilità di installarlo, il cancello a battenti oltre ad essere molto funzionale (basta mantenere in buono stato le giunture e i cardini) è anche un ottimo elemento d’arredo, che si arreda benissimo con l’abitazione e il contesto circostante.

E la sua qualità dipende dalla qualità stessa del materiale utilizzato per realizzarlo e dal tipo di lavorazione adottata. A riguardo va tenuto presente che diversi sono i materiali che possono essere adoperati per la costruzione di un cancello ad ante, tra questi ricordiamo il legno ed il metallo. Un cancello a battenti, oltre ad avere le sue specifiche dimensioni, necessita, durante la fase di apertura, di una certa quantità di spazio, che non possiamo non considerare al momento dell’acquisto. Questo dipende soprattutto dalla lunghezza delle ante, più le ante sono lunghe maggiore è lo spazio richiesto. Ma ahimè non tutti ne possiedono uno sufficiente per accogliere un cancello automatico, spesso anche la presenza di ostacoli quali tettoie o rami bassi ne possono impedire il funzionamento. In tutti questi casi, l’unica soluzione adottabile è quella di un cancello di tipo scorrevole, la cui apertura orizzontale permette di superare il problema.

Modelli

Come è stato ampiamente spiegato, il cancello a battenti funziona per mezzo di due ante mobili, la cui apertura e chiusura può essere manuale o automatica. Di conseguenza esistono due tipologie diverse di cancello a battenti:

-Cancello ad ante manuali
-Cancello ad ante automatico
Il primo tipo di cancello, quello manuale, è il classico cancello che troviamo nella maggior parte delle abitazioni. La sua diffusione è legata soprattutto al suo costo, molto più basso rispetto a quello automatico. L’unico svantaggio è proprio la sua apertura che essendo manuale può spesso risultare complicata e scomoda, soprattutto quando siamo in auto, ma di certo non paragonabile a quella di un cancello scorrevole, molto più pesante. A tale scopo potrebbe essere utile dotarla di una maniglia.

Il secondo tipo di cancello, quello automatico, molto più costoso, è un tipo di cancello, invece, la cui apertura e chiusura è regolata da un dispositivo elettronico, gestito per mezzo di un radiocomando. Si tratta di un meccanismo molto comodo, perché permette di aprire il cancello facilmente, senza doverlo spostare manualmente, quindi molto utile soprattutto negli impianti pesanti e di grandi dimensioni, più difficili da aprire a mano. Applicarlo è molto semplice e se siamo pratici possiamo farlo anche da soli. Esso va posto al di sotto del cancello stesso, proprio dove sono collocati i cardini delle ante.

Materiali

Solitamente quando pensiamo al cancello ad ante o a battenti lo pensiamo realizzato in metallo. In realtà vengono utilizzati anche altri materiali, tra cui il legno. Vediamo allora, in maniera dettagliata, le caratteristiche tecniche e decorative del cancello in metallo e di quello costruito in legno

-Cancello in legno
Il materiale utilizzato per la realizzazione di questo tipo di cancello è appunto il legno, un materiale naturale che se lasciato semplice, nel suo colore originario, dona all’abitazione un certo fascino, caldo e accogliente. Le travi però non possono essere lasciate allo stato brado, il tempo e le intemperie potrebbero danneggiarlo. È consigliabile utilizzare un antimuffa o comunque dei prodotti protettivi.
-Staccionata in legno
Anche questa è realizzata in legno, con travi di diversa dimensione. La staccionata in legno è sicuramente un’ottima soluzione per chi tiene al lato estetico. Essa infatti, anche se non molto sicura, è però una struttura parecchio decorativa, adatta al verde dei giardini o dei parchi.
-Cancello in metallo
Occorre precisare che questo tipo di cancello può essere realizzato con diversi tipi di metallo: ferro, ferro battuto e acciaio. Tra questi il più decorativo è senza dubbio il ferro battuto, il cui stile è molto più articolato rispetto a quello degli altri materiali, che sono più semplici e lineari. Va inoltre precisato che i cancelli in metallo rispetto a quelli in legno sono molto più sicuri, più stabili e più robusti.

Maniglie

Se desideriamo aprire il cancello in modo più comodo, perché non dotarlo di una maniglia? In commercio ne esistono di ogni tipo, per ogni gusto ed esigenza. Possiamo scegliere tra un’infinita di pomelli (tondi, ovali ecc) e tiranti. Il consiglio è però quello di fare sempre la scelta giusta, rispettando sicuramente il proprio gusto, ma soprattutto assecondando la conformazione del cancello stesso. È ovvio che un cancello in ferro battuto voglia un’impugnatura dello stesso tipo. Anche il cancello automatico può essere fornito di maniglia. Quest’ultima permette di aprire il cancello in maniera manuale, molto utile quando non c’è energia elettrica o il sistema di automatismo non funziona.

Prezzo e manutenzione

Per quanto concerne il costo e la manutenzione del cancello a battenti questi variano in base al tipo stesso di cancello, se manuale o automatico. Quello manuale ha sicuramente un costo più basso rispetto al cancello automatico. Il fatto che sia privo del meccanismo di automazione lo rende molto più accessibile da un punto di vista economico. Va però precisato che il mercato ci offre un’ampia scelta di cancelli manuali, i cui prezzi variano in base al tipo desiderato.

Anche la manutenzione, fortunatamente, non richiede una spesa elevata e non necessita di particolari attenzioni. Basta semplicemente dare di tanto in tanto un’occhiata alle giunture ai cardini, esattamente come si fa con le porte e le finestre, al fine di evitare che si formi della ruggine (spesso causata delle intemperie).

Il cancello automatico, invece, ha un costo molto più elevato. I motivi sono lampanti. Un cancello di questo tipo, pur essendo molto comodo, è però molto più articolato. Oltre alla spesa del cancello stesso, occorre sostenere anche il costo dell’impianto e del successivo montaggio e il costo del radiocomando. Per quanto riguarda la manutenzione, questa è la stessa richiesta dal cancello manuale: il controllo dei cardini e delle giunture. Inoltre, poiché si tratta di un cancello radiocomandato, occorre avere una particolare attenzione per il sistema di automatismo, soprattutto durante l’inverno.

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Come Scegliere un Portone Antico

Porte vecchie, porte antiche, portoni vecchi e portoni antichi, questo l’oggetto della mia attivita’;ormai chiunque ristruttura un cascinale vecchio o una fattoria o un casale antico ci colloca almeno una vecchia o antica porta. Una porta rustica, povera, vecchia, ma di grande sapore ed arredativa come neanche un mobile lo sarebbe, oppure raffinata, elegante preziosa. In questi ambienti sono diventate quasi una necessità.

Generalmente e primariamente una porta o un portone servono per chiudere, per proteggere, difendere, occultare, nascondere, poi anche per essere gradevoli ed arredare. Le porte vecchie ed antiche hanno anche un’altra funzione;arredano si’, ma creando un’atmosfera che una porta nuova molto spesso non puo’ creare in un ambiente caratterizzato per esempio da travi e travetti al soffitto, cotto a pavimento oppure pavimenti in legno lavorati in modo totalmente artigianale e piallati a mano.

Il carattere forte, materico, di una vecchia porta in castagno dell’ ’800, rustica, ma pulita, restaurata a regola d’arte e finita a gomma lacca e cera d’api, con quel colore che varia da posizione a posizione o a seconda di come la luce la illumina, con quelle sfumature che vanno dal color te’ , al coffee, all’ambra perlacea della gomma lacca, al tabacco, al noce chiaro, al castagno antico scuro, è pressoche’ inimitabile. Da sola, incorniciata da una parete, è un solitaire, un gioiello di arredo che strappa il sorriso, che evoca ricordi, i tempi passati, quello che eravamo ed un calore. . . ritrovato. Molto spesso una vecchia porta o una porta antica arreda piu’ di un mobile, si’ perche’ personalizza di piu’;il mobile puo’ essere trasportato in una casa o nell’altra, la porta antica no.

Li’ in quella posizione è un. . . quadro unico, non ripetibile, che li’ dice una cosa , ma che in un’altra posizione da’ una sensazione completamente diversa. Spesso mi capita di(prevalentemente da signore e signorine)imparare cose nuove in relazione all’utilizzo anche improprio o inusuale di porte vecchie, di porte antiche e di ante o antine;. . . porte collocate in orizzontale dietro il letto, a parete, come testiere favolose ed uniche(chi Vi potra’ dire ho un letto come il Tuo?); oppure come piano di seduta, con un unico battente di portoncino, di una tavernetta, oppure ancora come quinta di separazione ed altre mille di queste stupende idee. . .

Storia

Dal latino Porta, con questo termine si definisce la chiusura ad una semplice imposta o a due battenti applicata ad una apertura praticata in una parete per consentire l’ingresso e l’uscita. L’evoluzione formale e stilistica della Porta riguarda la storia dell’architettura e della scultura quando si presenta decorata. I battenti delle porte sin dall’antichita’ furono prevalentemente lignei, cosi’ come ci ricordano quelli egizi in sicomoro, talvolta con rivestimenti in bronzo, come nelle Porte Assire, o con decorazioni dipinte, come nei palazzi di Creta e di Tirinto ove sono stati rinvenuti i piu’ antichi esempi di Porte del mondo greco.

Nell’Antica Roma le Porte, come ci testimoniano diverse raffigurazioni artistiche, ebbero decorazioni artistiche molto elaborate sugli interi battenti. Dall’eta’ Paleocristiana si ebbe una produzione parallela di battenti in legno(nel medioevo ornati spesso con ferro battuto)e in bronzo, di cui ci sono pervenuti piu’ abbondanti esemplari. Tra i piu’ antichi esempi lignei la Porta maggiore della Basilica Ambrosiana a Milano del secolo IV e la Porta di S. Sabina a Roma del secolo V entrambi con riquadri in cui sono raffigurate a rilievo scene sacre.

Grandi furono i capolavori Rinascimantali di Porte, dovuti ai nomi piu’ illustri della scultura italiana. Il Barocco impose invece il gusto dell’asimmetria e della esuberanza ornamentale con sinuosi intrecci di elementi vegetali, antropomorfi e zoomorfi. Raffinate furono poi le interpretazioni delle Porte del Rococo’ a cui seguirono, col Neoclassicismo Porte con una severa ripresa di forme e motivi classici. Per arrivare ai giorni nostri passando, troppo velocemente forse, alla tendenza di armonizzare le porte(interne) alla Boiserie. Prevalentemente, nelle porte interne, fu’ impiegata la impostazione a riquadri. Venezia e Genova diedero invece l’imput per la produzione delle Porte laccate(fatte a Laccatura Artistica), dipinte a mano e dorate a foglia. Certo molto veloce e riassuntiva, ma questa è una mini storia delle Porte e Portoni.

Caratteristiche

Noi ci dedicheremo soprattutto alle caratteristiche di Porte antiche e Portoni antichi trascurando le porte nuove, cioè quelle di attuale produzione industriale. In generale diciamo che sia che una Porta che un Portone sono costituiti prevelentemente, nella soluzione piu’ comune quella a riquadri, da traversi(quelli orizzontali) e da montanti(quelli verticali) che compongono o l’anta o i due battenti. Si perche’ tecnicamente la porta ad anta unica è costituita da un’anta, mentre se sono due si chiamano battenti(battono tra loro). All’interno delle luci composte dall’incontro tra montanti e battenti sono collocati dei pannelli, ad incastro, che possono essere lisci o lavorati ed anche percio’ intagliati, intarsiati o traforati.

Le giunzioni o connessioni tra montanti e traversi nel passato erano attuate con spine in legno che ancora oggi potrete notare se guardate con attenzione una Porta vecchia o antica. C’è da tenere presente che una volta, montanti e traversi erano connessi solo con spine in legno e non incollati;perche’?direte!Per consentire al legno tutte le sue naturali e possibili escursioni. . . .

Questa descrizione della struttura non è una semplificazione eccessiva e vale sia per Porte interne che per Portoni(esterni), quello che varia o variava sono gli spessori e le essenze usate(il tipo di legno). Ovviamente i pannelli poi potevano essere svasati all’estremita’ (bisellatura) per essere meglio infilati nei traversi e montanti, ma sempre senza colla. Il traverso inferiore poi(quello piu’ vicino al pavimento ed alla soglia) in genere, sia per le Porte che per i Portoni, era piu’ alto di quello superiore o centrale e nel Portone faceva anche da zoccolo. In passato le porte erano poi direttamente fissate al muro con zanche e piane in ferro che venivano murate nel muro e non prevedevano l’uso di un contorno porta o sembrano;questa è una particolarita’ che caratterizza le Porte antiche ed i Portoni antichi, oggi le nuove sono prevalentemente dotate di sembrani. Nella collocazione di una porta vecchia o di una porta antica questo dei fissaggi è un’elemento al quale dare importanza.

Tipologie

La prima grossa distinzione da fare è tra Porte vecchie e porte antiche da una parte e portoni dall’altra. Anche se sostanzialmente non sono dissimili, diremo che primariamente si distinguono in porte vecchie, porte antiche e portoni vecchi ed antichi con “finitura legno a vista” e finiture che prevedono una coloritura superficiale del legno e pertanto nascondono la venatura del legno(non a vista). Queste ultime si definiscono in vari modi. . . verniciate, laccate, smaltate, ma fanno tutte riferimento alla stesura di mani successive di vernici colorate sul legno. In questo ambito, impropriamente si dicono anche . . . laccate, ma è un termine di abbellimento, un’affinamento del termine. . . verniciate cosi’ riduttivo e povero.

In effetti la Laccatura Artistica(da non confondere pertanto con la. . . laccatura. . . generica che è un’altra cosa)è un procedimento esclusivamente artigianale anzi direi artistico:nasce a Venezia e a Genova nel ‘ 600, ed è una tecnica lunga, difficile e laboriosa , con la quale venivano appunto laccate delle porte(ma, non solo porte anche i mobili) e che prevedeva che dopo una lunga preparazione dei supporti lignei si procedesse con colla di coniglio, gessature a caldo, carteggiature, levigature, coloriture, dorature, dipinture eventuali ed anticature del colore tutto esclusivamente a mano ed a pennello!Ma torniamo alle finiture, dicevamo. . . finiture legno a vista e. . . non , tra queste ultime quelle verniciate e quelle Laccate;per la finitura legno a vista esistono per le verniciature di serie molte vernici trasparenti sia a solvente che ad acqua, io nella mia bottega le finiture legno a vista le realizzo solo ed unicamente con la gomma lacca (come si dovrebbe nel restauro di mobili) e non uso altre vernici trasparenti in commercio, pertanto produco io le mie . . . vernicette.

Nell’ambito poi delle diverse finiture , molti possono essere i motivi, i disegni e le forme delle porte vecchie ed antiche e questo risponde alle esigenze del cliente che a suo tempo la fece costruire, all’abilita’ dell’intagliatore che le intaglio’, alle abitudini e tendenze locali, oltreche’ alle tendenze stilistiche di quel periodo.

Accessori

Le porte vecchie ed antiche ed i portoni vecchi ed antichi, hanno come le porte ed i portoni nuovi degli accessori, la grande differenza sta’ nel fatto che in passato tutta la produzione di elementi accessori per esempio, chiodi in ferro, spine in legno, maniglie in ottone o bronzo, pomoli in legno o bronzo o ferro, catenacci in ferro, saliscendi (un catenaccio verticale)in ferro, erano tutti prodotti da chi “faceva” la porta oppure da un’altro artigiano che con il fuoco, il mantice, la mazza, picchiando sul ferro arroventato plasmava il ferro sino a dargli la forma e le dimensioni volute da Lui e dal committente. Voi capite che razza di differenza c’è dall’andare presso una ferramenta a comperare dei chiodi e farseli!, uno per uno!o farli fare al fabbro uno per uno!!

E questo vale per tutte quelle parti in metallo, per esempio in ferro fucinato, che sono dei veri e propri capolavori artigianali. Catenaccini con dei ricci deliziosi, grossi catenacci singolari e massicci. . questa è la grossa differenza, la manualita’ esclusivamente artigianale ed il prodotto standard, stampato, prodotto con rigorosa uguaglianza tra un pezzo e l’altro certo, ma senza arte.

Ho tirato giu’ da porte, maniglie in ferro fatte a mano che era un piacere osservarle per la delicatezza di esecuzione, per i dettagli, pur se realizzati non nella cera, ma nel ferro!!Molto spesso questi oggetti(pardon!accessori) erano realizzati in ferro fucinato a mano, era il metallo meno costoso, in bronzo, ho trovato fusioni fantastiche di maniglie, una coppia pertanto in teoria uguali, ma guardandole bene erano una diversa dall’altra!. A volte le fusioni in bronzo erano anche dorate, poi in ottone, questi erano i materiali comuni. Senza dimenticare maniglie in legno, certo spesso semplici e rustiche, ma anche in legno. In qualche Porta antica finita a laccatura artistica ho trovato pomoli circolari in porcellana bianca, deliziosi anche questi, spesso accostati a Porte Antiche stilisticamente I Neoclassicismo detto anche Luigi XVI

Come scegliere

Bella domanda!Per prima cosa Vi consiglierei di affidarVi a chi conosce questo prodotto perche’ visivamente e superficialmente tutti riteniamo di poter comperare qualsiasi cosa da soli, ma a volte(ed è successo anche a me )un prodotto ha caratteristiche che sono rilevabili solo da un’occhio allenato ed abituato al prodotto stesso. Questo significa, sopratutto se parliamo di una serie di porte antiche o di una porta antica di valore, di riferirsi al commerciante oppure al Vostro restauratore di fiducia.

Una porta antica deve essere scelta perche ci piace, ci prende si’ e su questo non ci sono dubbi, ma occorre pensare anche alle misure e cioe’ porsi il problema se questa porta antica, essendo un po’ piu’ bassa delle porte nuove(per esempio)ci va’ bene lo stesso. Poi. . . . la mano?

Cioè apre a spingere o a tirare?Destra o sinistra?Comunque nel caso ci piaccia una porta antica dobbiamo sapere che con queste porte dovremo necessariamente adattare la luce murale(la bucatura nel muro)alla porta stessa e non viceversa. Pertanto sarebbe logico con le porte antiche prima cercare la Porta Antica che ci piace e poi adattare la luce nel muro alla nostra Porta trovata. Io molte volte mi sono detto disponible e do’ consulenze a chi ha problemi inerenti alle porte vecchie o antiche anche in riferimento al montaggio a muro.

Casa

Case di Terra – Come Sono Fatte

Una casa di terra è un tipo di abitazione realizzata utilizzando la terra. Questo materiale ha il vantaggio di trattenere il calore, permettendo di realizzare un’abitazione calda e riparata dal vento e dall’umidità. Un altro vantaggio è la protezione che questo materiale offre nei confronti delle sostanze inquinanti l’atmosfera.

Struttura

Peter Vetsch e Arthur Quarmby hanno realizzato modelli di abitazioni che rispondevano a criteri di compatibilità con l’ambiente, pur mantenendosi estremamente moderne. Tali abitazioni permettono un contatto con la natura e un’architettura progressista, che organizza lo spazio in maniera diversa rispetto alle classiche abitazioni con muri ad angolo retto.

L’obiettivo di questa architettura, infatti, non è adattare la terra all’abitazione, ma costruire l’edificio in modo da salvaguardare quanto più possibile il paesaggio. Avere una casa di terra, inoltre, non significa dover rinunciare ai moderni elettrodomestici, bagni e sistemi elettrici. Ciascuna di queste abitazioni è unica e ha una propria personalità. Possono essere realizzate come abitazioni singole in un’area, o utilizzate per creare zone residenziali.

Caratteristiche

Le case di terra offrono i loro vantaggi principali nei campi del risparmio energetico e della sicurezza, ma anche della ecocompatibilità.

-Sicurezza
Queste abitazioni sono particolarmente sicure nei confronti del vento e dei temporali. L’assenza del tetto, ad esempio, evita la presenza di un punto che potrebbe essere soggetto ai maggiori danni strutturali. Le forme arrotondate di questo tipo di casa e le armature a rete la rendono anche un’abitazione molto resistente in caso di terremoto.
Rispetto alle abitazioni in legno, le case di terra hanno una buona resistenza antincendio, per via del fatto che il materiale da costruzione principale è rappresentato dal calcestruzzo.
-Clima
Questo tipo di abitazione permette di godere di condizioni climatiche ideali in ogni periodo dell’anno, dal momento che risulta essere più fresca d’estate ed è in grado di trattenere calore durante l’inverno. Consente anche di dimezzare l’umidità dell’aria. La densità dell’aria di queste abitazioni è ideale per realizzare una buona ventilazione.
-Ecocompatibilità
Un tetto coperto di terra renderà la vostra abitazione parte dell’ambiente, permettendo di inserirla nel paesaggio in modo equilibrato. Questi tetti, grazie alle piante verdi, contribuiranno all’ossigenazione della vostra casa. Permettono anche di recuperare una superficie utile.
Una casa di terra può essere edificata anche su un terreno collinoso, nelle aree in pendenza. Nei limiti del terreno edificabile, potrete costruire sotto terra e avvalervi di strutture a terrazza. Tali opzioni permettono di sfruttare al meglio le superfici edificabili, tutelando il paesaggio.
-Risparmio energetico
Una casa di terra consente un risparmio energetico fino al 50%. Un altro vantaggio è rappresentato dalla riduzione delle emissioni di CO2, dal momento che una delle principali cause del loro aumento, insieme alle automobili, è rappresentato dal fabbisogno energetico degli edifici non adeguatamente isolati.
-Piante sul tetto
Sul tetto di una casa di terra è possibile far crescere delle piante. Il tetto di questo tipo di abitazione è in grado di raccogliere la maggior parte dell’acqua piovana e rilasciarla gradatamente.
-Illuminazione
Le case di terra non sono affatto poco illuminate, come si potrebbe pensare. Vengono progettate in modo da essere dotate di stanze piene di luce, attraverso facciate di vetro e globi di illuminazione. Lo stesso sistema può essere utilizzato anche per illuminare i bagni.

Casa

Come Pulire i Vetri

I prodotti per rendere tersi i vetri sono tantissimi, dall’acqua addizionata con un po’ di ammoniaca o di aceto bianco (certune sostengono addirittura che basta l’acqua semplice) all’alcool, agli spray e ai detergenti liquidi composti di misteriose sostanze —mai che fossero specificate sulla confezione — messi in commercio sotto svariati nomi di fantasia, fino ai robot lavavetri che si muovono da soli. Non c’è che l’imbarazzo della scelta e della spesa.

A proposito degli spray: ve ne sono alcuni che oltre ai vetri puliscono altrettanto efficacemente i telai e gli infissi di legno verniciato.

Come per i detergenti, la scelta è vasta anche per i materiali con cui distribuirli e toglierli per asciugare i vetri: carta di giornale appallottolata, spugne (queste solo per la prima fase) naturalmente non per asciugare, pezzi di tela che non lasci peli, una pelle di daino. Se i vetri portassero tracce della vernice data al telaio o agli infissi eliminatele con una pezzuola imbevuta con trementina; se le sbavature fossero vecchie, grattatele con una lametta da barba (attente però a non rigare il vetro). Se fossero macchiati di colori ad acqua (idropitture), basteranno acqua e aceto.

Ancora un suggerimento: non lavateli mai quando sono battuti dal sole, perché si formerebbero arcobaleni che non riuscireste più a far scomparire. E se la pioggia li bagna, piuttosto che gemere sui vostri vetri lavati da poco (in genere succede così) e di nuovo malconci, affrettatevi ad asciugarli, anche a costo di piantare in asso un altro lavoro. Sarà una faccenda di pochi minuti che, rimandata, diventerebbe invece una faccenda assai più lunga e faticosa.

MANUTENZIONE

Se vibrassero fastidiosamente nel telaio, a ogni soffio di vento o a ogni passaggio di veicoli pesanti, è segno che hanno bisogno d’essere ristuccati. Non è un lavoro difficile: rimettete lo stucco nei punti da cui è saltato via, aiutandovi con la costa d’un coltello, se non avete l’apposita spatolina, e togliete le tracce che rimanessero sul vetro con uno straccetto intinto in olio di lino. Se i vetri non fossero stuccati ma infilati dall’alto nella scanalatura del telaio, eliminate l’inconveniente delle vibrazioni con qualche pezzetto di carta da pacchi piegato e ripiegato, che spingerete nella suddetta scanalatura con un coltello dalla punta arrotondata affinché non sia visibile.
AVVERTENZA

Ah, quasi quasi lo dimenticavamo: se non volete che si appannino, passateli con un po’ di glicerina emulsionata in acqua. È un metodo che funziona in maniera piuttosto soddisfacente.

Casa

Come Arredare la Camera di un Bambino

Arredare la stanza di un bambino è una delle cose più divertenti che ci siano. Le nostre case infatti rispecchiano molto il nostro essere adulti, la personalità che ci siamo costruiti, i nostri gusti e il nostro stile.

Ma quando arrediamo la stanza di un bambino non lo facciamo solo con il cervello, entra in gioco anche la nostra componente bambina, quella che ci fa pensare sia alla praticità sia all’allegria di svegliarsi ogni giorno in uno spazio “su misura“, creativo e colorato.

È bello (e doveroso) a volte dimenticarci la parte più razionale di noi stessi e scendere i gradini dell’età per ritrovarci a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, e l’arredamento della loro camera è un ottimo modo per iniziare a sviluppare questa capacità così importante per rapportarci ai nostri figli. Vogliamo chiamarla empatia? Bene, oggi cercheremo di unire la praticità dell’organizzazione di una stanza con l’empatia dell’arredamento nei confronti dei piccoli di casa!

Un tappeto
A meno che i vostri figli non siano allergici agli acari e alla povere, un tappeto è un must in ogni stanza dei bambini.
Se il pavimento è freddo (in ceramica o marmo ad esempio) li aiuterà a limitare il trauma dello scendere dal letto la mattina, ma anche a giocare per terra senza rischiare un raffreddore.
Se il pavimento è in un materiale caldo come il legno sarà comunque uno strumento utile perché sedersi sul morbido è sempre più comodo, ma anche perché in caso di incontrollabili attacchi artistici i colori andranno a sporcare il tappeto e non il pavimento con grande vantaggio nel pulire gli eccessi creativi.

L’angolo del disegno
Ma in generale possiamo parlare di un angolo dedicato alla creatività. Avere uno spazio di questo genere nella propria stanza è una magia per ogni bambino che potrà dedicarsi alle sue opere preferite in tutto tranquillità è concentrazione.
I piccoli sono eccezionali nel dedicare tutta la propria attenzione a una specifica attività manuale o creativa, ma hanno bisogno di spazi dedicati e di rispetto per l’importanza di questi momenti che saranno fondamentali nel loro percorso di sviluppo.
Dedichiamo quindi alcune mensoline e dei contenitori colorati e facili da spostare ai materiali da disegno, paste modellabili, colle, ritagli di carta, ecc… così da facilitare la loro autonomia nel gestire un tipo di lavoro così personale.

Mobili contenitori
I bambini hanno sempre moltissimi giochi a cui con il tempo si aggiungeranno anche i materiali scolastici, quindi diventa fondamentale dotare la loro stanza anche di contenitori che aiutino a tenere in ordine.
Se abituiamo i nostri figli a tenere per bene le loro cose fin da piccoli, sarà più facile ottenere collaborazione anche su tutto il resto della gestione domestica perché avranno imparato che l’ordine quotidiano è più semplice del dover recuperare un caos ormai incontrollato.
Se sceglieremo inoltre soluzioni modulari sarà possibile adattare la stanza alla loro crescita.
Se guardate asili e scuole dell’infanzia cosa vedete? Piccoli tavolini, seggioline a misura di bimbo, armadietti che possano aprire da soli con piccole grucce per piccole mani.
Perché non pensare a queste cose anche nell’arredare la loro stanza? Letti su cui possano salire facilmente, cassetti dell’armadio facilmente raggiungibili, tavoli e sedie su cui possano stare senza aiuto e sorveglianza degli adulti sono solo alcuni degli esempi di quanto possa essere facile rendere una stanza rispettosa delle loro possibilità e, soprattutto, misure.

Luce
Gli ambienti dove vivono i bambini dovrebbe essere molto luminoso se vogliamo che diventi di più di un posto in cui dormire.
Voi passereste le vostre giornate in un luogo buio e cupo? Non penso proprio. Quindi cerchiamo di creare spazi luminosi per i nostri bambini, giocando con colori chiari (i pastello sono i migliori) e con gli specchi che ampliano otticamente la stanza e riflettono la luce dandole respiro.
Altro elemento che può essere utile è l’umidificatore, che permette di mantenere il livello di umidità nella stanza a livelli corretti e che spesso integra elementi luminosi.

Infine, la magia
L’ultimo punto da non dimenticare è la magia. La stanza di un bambino ha bisogno di elementi magici, un po’ pazzi.
Un volo di farfalle dipinto sul muro o attaccato a stickers su un armadio, uno specchio di forme strane, un quadro che sappia di fiabe, tutte queste cose aiuteranno i bimbi a crescere senza perdere di vista la meraviglia e la magia che ogni bambino dovrebbe avere.

Casa

Come Utilizzare l’Asciugatrice Correttamente

L’asciugatrice è un elettrodomestico ancora poco diffuso in Italia ma davvero utile soprattutto nella stagione invernale, quando c’ è poco sole a disposizione e quando piove. L’ asciugatrice è particolarmente utile anche per chi vive in città particolarmente umide dove gli indumenti si asciugano meno facilmente; inoltre vi sono dei condomini che per non rovinare l’ estetica del palazzo, non consentono che si appendano indumenti fuori alle abitazioni e non tutti chiaramente in casa hanno lo spazio necessario per accogliere uno stendino pieno di indumenti, vediamo allora come usare l’ asciugatrice:

In commercio potrete trovare vari modelli di asciugatrici, ciascuno di essi con le sue istruzioni specifiche, inoltre possono essere semplicemente asciugatrici oppure delle “lavasciuga”, vale a dire lavatrici ed asciugatrici in un unico modello. Il consiglio è quello di preferire i modelli a pompa di calore, che consumano meno delle asciugatrici tradizionali. Indipendentemente dal modello che decidete di acquistare, ricordate che prima di attivare la funzione di asciugatura i panni devono essere prima centrifugati, per rimuovere l’ eccesso di acqua. L’ asciugatrice oltre ad asciugare i vostri capi in maniera delicata (contrariamente a quello che erroneamente si sente dire), ridurrà al minimo il rischio di pieghe, difficili poi da stirare. Pertanto se da un lato spenderete di più in elettricità per asciugare, dall’ altro risparmierete perché stirerete meno o per nulla.

Il carico dei panni da inserire nell’ asciugatrice dovrà essere differenziato in base ai tessuti, infatti alcuni asciugano prima, altri dopo, evitate di mescolare indumenti di tipologie di stoffa diverse. Se dopo l’ asciugatura intendete comunque stirare evitate di impostare un ciclo che asciughi eccessivamente gli indumenti seccandoli, meglio che mantengano un certo grado di umidità. Evitate anche di riempire eccessivamente il cestello altrimenti gli indumenti si stropicceranno troppo.

La temperatura da impostare dovrà essere scelta in base al tessuto e alla tipologia di bottoni, stemmi ed applicazioni varie, infatti anche se un tessuto è resistente e ben sopporterebbe eventuali temperature alte magari i bottoni sono in plastica e potrebbero ammorbidirsi o addirittura sciogliersi.